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L’indagine sull’industria manifatturiera del Piemonte: Novara provincia in crescita

Andamenti diversificati nei territori del quadrante orientale, maggiori flessioni per la filiera del tessile

industria

Nel trimestre ottobre-dicembre 2020 l’industria manifatturiera piemontese ha evidenziato risultati eterogenei nei territori che costituiscono il quadrante orientale, a fronte di una media regionale improntata alla stabilità. In particolare Novara è l’unica provincia della macro area ad  esprimere indicatori in crescita rispetto all’anno precedente sia in riferimento  alla produzione (+2,7%) sia al fatturato (+1,5%); seguono il Verbano Cusio  Ossola, con una sostanziale stabilità della produzione (-0,3%), ma con un  risultato meno favorevole per il fatturato (-2,2%); Vercelli, che evidenzia un calo  per entrambi (con la produzione a -4,9% e il fatturato a -3,3%), calo che diventa  più significativo, raggiungendo le due cifre, per Biella, dove si registra un -14,3%  per la produzione e un -14,1% per il fatturato.

Rispetto alle altre aree piemontesi che partecipano alla 197esima “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” Novara si posiziona al primo posto nella classifica decrescente delle performance provinciali relative alla produzione, il Verbano Cusio Ossola al quinto posto, mentre Vercelli e Biella occupano rispettivamente la penultima ed ultima posizione.

L’indagine del quarto trimestre vede complessivamente coinvolte nel quadrante 694 imprese, per un totale di 26.179 addetti e un fatturato superiore ai 7,6 miliardi.

«I dati di fine 2020 evidenziano un timido tentativo di rialzare la testa da parte dell’industria, indubbiamente stressata dalle ulteriori restrizioni adottate nel trimestre di riferimento per contenere l’emergenza sanitaria» commenta Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio di Biella e Vercelli, Novara, Verbano Cusio Ossola. «Guardando ai nostri territori emerge con evidenza come i diversi modelli di specializzazione produttiva abbiano registrato impatti differenti, con le filiere del comparto moda maggiormente colpite e in sofferenza lungo tutto il corso del 2020, in particolare nella provincia di Biella, tradizionalmente focalizzata sul tessile, e di Vercelli, dove il comparto è fortemente rappresentato.  Non mancano, tuttavia, alcuni segnali favorevoli, provenienti dai comparti connessi all’approvvigionamento di beni essenziali e da realtà aziendali dotate di strutturate relazioni internazionali. Il passaggio obbligato per imboccare la via della ripresa è vaccinare, una strada indubbiamente complicata, ma l’unica che può riportare l’attività delle nostre imprese a regime, anche in termini di occupazione».

NOVARA  

Nel quarto trimestre del 2020 il sistema manifatturiero novarese registra un dato globale positivo della produzione industriale, seppure con marcate differenze settoriali.  

Nel periodo ottobre-dicembre 2020, in particolare, la variazione della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è  stata pari a +2,7%, risultato al di sopra della media regionale (+0,0%), nel cui  ambito Novara registra la migliore performance tra le province del Piemonte.  Dall’analisi per comparto di attività economica emerge la crescita del  metalmeccanico (+5,6%), con le rubinetterie e valvolame che registrano un  aumento a doppia cifra, pari al +10,2%. Tiene la chimica-gomma-plastica  (+0,4%), cala lievemente l’alimentare (-0,9%), mentre il tessile-abbigliamento calzature mostra segnali di difficoltà (-8,4%), come nel resto del contesto  nazionale.

Il dato globale degli ordinativi interni esprime una variazione lievemente positiva, pari al +1,1%, in controtendenza in un mercato da tempo stagnante,  mentre il dato sulla domanda estera appare decisamente incoraggiante (+8,1%).  In leggera crescita anche il fatturato complessivo (+1,5%) e quello estero  (+2,5%).

VERBANO CUSIO OSSOLA 

Nel quarto trimestre del 2020 il sistema manifatturiero del Verbano Cusio  Ossola registra una sostanziale stabilità della produzione industriale, con  lievi differenze a livello di settore.  

Nel periodo ottobre-dicembre 2020 la variazione della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è stata pari al -0,3%, risultato  in linea con la media regionale (+0,0%).

Il dato più incoraggiante in termini di produzione è quello della chimica (+2,4%)  che sul fronte ordinativi segna però numeri in discesa. In leggera crescita la  metalmeccanica (+0,9%), nel cui ambito il comparto dell’industria dei metalli  registra un +1,7%. Il tessile abbigliamento, contrariamente al trend nazionale, è  in tenuta (+0,8%), mentre il comparto delle altre industrie manifatturiere  evidenzia l’unico dato in negativo sul fronte della produzione (-1%).

Appare in discesa il dato globale sugli ordinativi interni (-1,5%), mentre  risultano in leggera crescita quello delle commesse estere (+2,7%).  Per quanto riguarda il fatturato diminuisce quello complessivo (-2,2%) e, in  misura lievemente superiore, quello estero (-3%).

Pubblicato il 04 Marzo 2021
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