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Impianti sciistici, la Piana di Vigezzo apre per protesta

A differenza delle altre stazioni sciistiche, la Piana di Vigezzo ha aperto gli impianti per alcune ore questa mattina. Nel frattempo Regione Piemonte annuncia ristori: "Ossigeno per un settore strategico"

Piana di Vigezzo - foto facebook

A differenza delle altre stazioni sciistiche del territorio – come nel caso della Forcora o del Mottarone – che a malincuore hanno accettato la decisione del governo sullo stop alle riaperture degli impianti, la Piana di Vigezzo ha invece deciso di aprire agli sciatori. Gli impianti sono stati in funzione per alcune ore questa mattina fino all’arrivo del provvedimento ufficiale con la proroga del divieto di apertura (foto Facebook) 

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Una risposta, quella dei gestori degli impianti, come segno protesta provvisoria rispetto alla doccia fredda ricevuta ieri, quando, a meno di dodici ore da quella che doveva essere la riapertura, è invece arrivato il contrordine da parte del governo.

«Nonostante la piana sia aperta – si legge sul profilo Facebook della stazione -, i biglietti potranno essere rimborsati economicamente o potranno essere convertiti con altri biglietti a data aperta da utilizzare questa, o la prossima stagione».

La decisione del governo, supportata dal parere del Comitato tecnico scientifico, ha destato perplessità anche all’interno della giunta di Regione Piemonte, che in una riunione straordinaria ha dichiaro lo stanziamento di 5,3 milioni di euro come ristori per gli impianti sciistici “nuovamente penalizzati da una politica di chiusura intempestiva e annunciata con nessun anticipo”.

«La dinamica ha reso impossibile una politica di pianificazione delle aperture per la stagione sciistica e che ha causato ulteriori danni a quelli già ingenti che la pandemia ha provocato anche a questo comparto – commentano il governatore Alberto Cirio e l’assessore allo Sport Fabrizio Ricca -. La Giunta delibererà venerdì queste risorse che sappiamo non essere sufficienti, ma che sono un modo immediato per dare ossigeno a un settore che per il Piemonte è strategico».

«Il presidente Draghi – concludono presidente e assessore – dimostri che la musica è cambiata, che il nuovo Governo conosca e capisca i problemi della vita reale e che come primo atto avvii immediatamente i ristori per lo sci».

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Pubblicato il 15 Febbraio 2021
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