‘’Quando cade la tristezza in fondo al cuore, come la neve non fa rumore’’ cantava Lucio Battisti.  E la tristezza non lascia Villadossola in questo 2020 da cancellare ma solo per ricordare  chi ci ha portato via. Sì perché Villadossola piange ora  la scomparsa di Giorgio Toscani, 83 anni, una persona che lascia indiscutibilmente – non è retorica la nostra – un segno indelebile in questa città.

Queste poche righe non sapranno fare una fotografia di chi era Giorgio. Dalla sua generosità, del suo altruismo, della sua capacità coinvolgente, del suo sapiente modo di interloquire,  del suo sapere essere un amico vero.

Giorgio Toscani è stato un figlio sanguigno di questa Villadossola passata dall’era industriale a questa in cui manca ancora di una vera identità.  Identità che Giorgio aveva chiara, come cristallino era il suo carattere. Perchè Villa ha saputo far crescere dentro di sé persone come lui.

Attivo in mille cose.  In fabbrica dove ha lavorato a lungo; volontario alla Prateria di Domodossola; presidente dell’Anpi; in prima fila nel cercare di salvaguardare il Villaggio Sisma che amava. Un operaio ma anche un contadino, perché il suo orto era la sua oasi. Ma anche la sua passione per la politica con la presenza in consiglio comunale a Villa dove aveva dato anima e corpo, con quella sua voglia di fare che era incontenibile e spesso voinvolgente.

Servirebbero pagine per ricordare Giorgio che piangiamo come un fratello. Lasciamo spazio alle parole con cui l’ha salutato l’Anpi di Villa:  ‘’Oggi è un giorno particolarmente pesante per noi dell’Anpi. Abbiamo perso Giorgio Toscani, nostro consigliere e già capace e intraprendente presidente della sezione. Ci avevamo sperato sino all’ultimo che potesse vincere questa battaglia, col suo solito spirito e slancio che da sempre lo distingueva. Grazie per tutto’’.

Alla famiglia le nostre condoglianze.