Roberto Morassut, sottosegretario all’ambiente ha lasciato Pieve Vergonte carico di due messaggi: sblocco del progetto per la deviazione del torrente Marmazza e stanziamento di fondi per indennizzare gli sfollati di Loro. A lanciare i due appelli il sindaco, Maria Grazia Medali con il deputato Dem Enrico Borghi.

Il maltempo di sette giorni fa ha reso non più procrastinabili i lavori sul letto del Marmazza. Il torrente ha esondato causando seri danni a case, allo stabilimento Hydrochem e al sito dove Eni Rewind sta effettuando la bonifica dei terreni ex Enichem. Gli effetti dell’alluvione sono ancora ben visibili. Il fango che costeggia la strada attorno allo stabilimento è solo l’ultimo segno tangibile di quando successo la notte di venerdì scorso a Pieve. Morassut ha preso in carico la questione annunciando già per le prossime settimane una nuova conferenza dei servizi per la questione Marmazza.

L’esponente romano ha poi raggiunto la zona di Loro dove due famiglie sono ancora sfollate. Per loro difficile un rientro a breve. Tiziano Francioli e Davide Falcone, i due pievesi a cui la frana ha portato via la casa, hanno chiesto al Sottosegretario Morassut un aiuto economico. “Ho ancora 90 mila euro di mutuo da pagare“ è il messaggio consegnato dagli sfollati dal politico romano. Morussat si è congedato dalla delegazione pievese ricordando agli evacuati la necessità di avviare quanto prima una perizia della casa. Andrà allegata alla richiesta di indennizzino. Il governo ha detto Morassut sta predisponendo gli atti per arrivare a breve allo stato di emergenza.