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Il Castello di Casotto riapre ai visitatori

Trasformato in castello da caccia da re Carlo Alberto, la reggia ospita ancora le stanze della famiglia reale e i quadri trasportati dal Castello Reale di Torino e dal Castello di Agliè

Castello di Casotto

Sulla strada che da Valcasotto va a Garessio (in provincia di Cuneo), ecco che si erge il castello di Casotto: la Reggia sabauda realizzata da Carlo Alberto sui resti di un antico monastero, e utilizzata a più riprese da Vittorio Emanuele II per le sue battute di caccia. Per anni è stato chiuso al pubblico, ma da agosto è tornato ad accogliere i primi visitatori.

L’antica Certosa, fu fondata dai frati certosini nel 1172, in un luogo isolato adatto alla preghiera e alla meditazione. Più volte distrutta da incendi e ricostruita, fu trasformata nelle forme attuali dall’architetto Bernardo Vittone a partire dal 1754. Dopo la soppressione napoleonica degli ordini religiosi, nel 1837 il complesso fu acquisito da re Carlo Alberto e destinato a castello di caccia. Qui Vittorio Emanuele II organizzava imponenti spedizioni venatorie e la principessa Maria Clotilde trascorreva l’estate. Il Castello rimase di proprietà della famiglia reale fino al 1881, data in cui venne venduto a privati per poi essere acquisito da Regione Piemonte.

Il castello è composto da tre grandi ali che si affacciano su un cortile porticato delimitato da muraglioni. Nei pressi si trovano inoltre altri edifici storici quali la Correria e la Cascina del Seccatoio. Lungo le pareti al primo piano si può osservare una vera e propria pinacoteca con i quadri che i Savoia trasferirono direttamente del Castello Reale di Torino e dal Castello di Agliè: sono raffigurati personaggi di casa Savoia, della mitologia e della antichità. La camera del Principe ereditario, futuro Re Umberto I, è posta all’estremità dell’ala sinistra; luminosa e soleggiata, è una delle più belle e complete di tutto il Castello.

Il castello è aperto tutti i giorni, con due ingressi giornalieri fino a un massimo di dieci persone alla volata. Per visitare la reggia è obbligatoria la prenotazione al numero 0174 803145.

Pubblicato il 02 Settembre 2020
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