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Natura 2000 award: in lizza l’Appennino piemontese

Il progetto di rilancio delle vecchie miniere d'oro di "Capanne di Marcarolo" tra i candidati del concorso promosso dalla Commissione europea

grotte appennino piemontese

Da vecchie miniere d’oro abbandonate a piccoli gioielli di biodiversità: il progetto promosso dall’Ente di gestione delle aree protette dell’Appennino piemontese per il rilancio dei siti d’estrazione delle Valli Piota e Gorzente partecipa al concorso “Natura 2000 award”.

“Natura 2000 award” è un’iniziativa ideata dalla Commissione europea al fine di premiare i migliori progetti di tutela degli habitat naturali e di conservazione della biodiversità tra i siti che fanno parte della rete “Natura 2000”. Il concorso è articolato in cinque diverse categorie: “conservazione”, “benefici socio-economici”, “comunicazione”, “conciliazione di interessi” e “cooperazione transfrontaliera e networking”, più una menzione speciale votata direttamente dai cittadini. “Natura 2000” è una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’Unione europea istituita per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati. Oggi la rete comprende oltre 27.500 siti terrestri e marini, che coprono circa il 20% del territorio europeo e quasi il 10% dei mari circostanti. Questo la rende la più grande rete coordinata di aree protette in tutto il mondo.

L’Ente di gestione dell’Appennino piemontese si è iscritto al concorso nella categoria “conservazione” con un progetto di valorizzazione dei siti minerari delle valli Piota e Gorzente volto alla riqualificazione delle miniere d’oro di “Capanne di Marcarolo”. Con lo stop dell’attività estrattiva intorno alla metà dell’800, le miniere prima degli ultimi interventi versavano in uno stato di completo abbandono. La desolazione ha però favorito lo sviluppo di tante forme di vita diverse, che nel corso degli anni hanno trasformato i vecchi cunicoli in luoghi molto simili alle grotte naturali. Un habitat speciale, quindi, casa di molte specie animali e vegetali ma allo stesso tempo fragile e bisognoso di protezione, soprattutto a causa degli accessi non autorizzati nel periodo invernale.

Per questo motivo, l’Ente dell’Appennino piemontese ha dato il via a un progetto di rilancio che si è concluso con una grande inaugurazione pubblica nel giugno 2019. Il primo passo è stata la chiusura degli accessi alle grotte con dei cancelli particolari che consentono il transito degli animali. Subito dopo si è compiuta un’opera di consolidamento delle gallerie principali, in modo da garantire la sicurezza di turisti e studenti in visita. A questo punto si è passati alla realizzazione di passerelle per proteggere le aree umide e le specie animali che vi depongono le uova. Il monitoraggio continuo delle specie viventi all’interno delle grotte ha dimostrato che gli interventi hanno favorito lo sviluppo di alcuni animali, come il pipistrello Rhinolophus ferrumequinum, noto anche come “ferro di cavallo maggiore”. Il progetto è stato ideato da un gruppo di tecnici dell’ente di gestione insieme ad altri ricercatori, mentre i lavori sono stati realizzati dagli operai forestali della Regione Piemonte.

Il 21 maggio, in occasione della Giornata europea Natura 2000, saranno premiati i vincitori per le cinque categorie del “Natura 2000 award”, ma purtroppo a causa dell’epidemia di Coronavirus gli organizzatori del concorso stanno ancora valutando se sarà veramente possibile realizzare l’evento.

 

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Pubblicato il 13 Maggio 2020
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