Quantcast

Cura Italia, incontri fra genitori e minori in luogo neutro sostituiti da videochiamate

Caucino: “Decisione del Governo sbagliata e dannosa per le famiglie”

La legge che converte il c.d. “Decreto Cura Italia” porta con sé conseguenze negative importanti per le famiglie italiane. Infatti, all’art. 83 comma 7-bis, prevede che gli incontri fra i genitori e i minori in luogo neutro siano sostituiti da videochiamate. Una scelta opposta a quella che l’Assessore alla Famiglia della Regione Piemonte, Chiara Caucino, aveva assunto settimane fa.

«Quasi un mese fa, il 7 aprile, con una mia nota – spiega Caucino – ho previsto che gli Enti Gestori dei servizi sociali piemontesi riattivassero gli incontri in luogo neutro tra i minori e le famiglie d’origine. Ovviamente, nella massima sicurezza. A tal fine, infatti, ho destinato 5.000 mascherine chirurgiche in modo esclusivo ai territori, perché potessero ottemperare senza problemi alle mie disposizioni».
«Proprio questa nota – prosegue l’Assessore – modificava quanto precedentemente prescritto a metà di marzo, ovvero la sospensione di tali incontri nel quadro dell’emergenza pandemica. La loro praticabilità, si specificava chiaramente, doveva essere ripresa alla luce del superiore interesse dei minori. Per i casi nei quali tale previsione non potesse essere attuata, i servizi sociali avrebbero dovuto giustificare con adeguata motivazione».

«La maggioranza che governa il Paese, – continua Caucino – tra le molte dimostrazioni di confusione, inadeguatezza e incapacità può ora annoverare anche questa decisione, che lede i diritti delle famiglie e dei minori in modo gravissimo. Come amministratore pubblico e come cittadino, ancor prima che come avvocato, sono tenuta al rispetto della legge; nondimeno, però, non posso astenermi dal muovere critiche verso questa scelta scellerata».

Conclude Caucino: «Le famiglie sono inquiete e arrabbiate; mi rappresentano ogni giorno la loro indignazione via e-mail e sui social. Non resterò con le mani in mano: nei prossimi giorni, indirizzerò una lettera al Presidente del Consiglio, al Ministro per la famiglia, ai capigruppo di maggioranza, per rappresentare il dolore delle famiglie piemontesi, ingiustamente penalizzate, e del Legislatore regionale, limitato nella propria autonomia. Mentre a Roma si chiacchiera, Sagunto viene espugnata. E i cittadini, ormai, se ne sono resi conto».

Pubblicato il 05 Maggio 2020
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore