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Verbania, cinque condanne per doping

Tra i farmaci sequestrati anche un anabolizzante veterinario

Doping e vendita di farmaci: si è conclusa con cinque condanne l’operazione di Carabinieri e Polizia partita nel 2016. Tutto è cominciato con il sequestro di sostanze dopanti in possesso di due culturisti di Verbania, A.P. e D.C.. I carabinieri della Sezione di Polizia giudiziaria e i poliziotti del commissariato di Omegna avevano trovato svariate compresse di farmaci diuretici, una boccetta di ormone della crescita di provenienza cinese. Da lì l’inchiesta si è allargata.

Dall’esame dei cellulari erano emersi collegamenti con un preparatore atletico di una nota palestra di Verbania, A.B.. Secondo quanto ricostruito, l’uomo richiedeva farmaci dopanti da rivendere e con A.R., preparatore atletico e body builder del lago di Garda attualmente in carcere per omicidio.

Gli inquirenti hanno appurato che alcuni degli indagati giravano dei tutorial che venivano diffusi in internet, nei quali venivano forniti consigli su come usare le sostanze dopanti per ottenere al meglio i risultati desiderati, senza considerare i rischi per la salute.

Le indagini hanno portato a diverse perquisizioni, anche a casa degli acquirenti dei prodotti. Ingente il materiale sequestrato: ormoni anabolizzanti, provenienti dall’estero, compresse di testosterone dalla Moldavia, diuretici, steroidi, cloprostenolo, un farmaco aduso veterinario che viene iniettato ai bovini, sale sodico iniettabile, antidoti.

Tutte le sostanze sono state analizzate dal dottor Alberto Salomone, del centro antidoping di Orbassano. Le analisi hanno confermato la presenza di principi attivi dopanti: steroidi anabolizzanti, ormoni, fattori della crescita, modulatori metabolici, diuretici e agenti mascheranti, tutti proibiti, sia nelle gare che al di fuori di esse.

Identificato anche un culturista verbanese, che spacciava le sostanze docenti. Ad aprile 2017 gli sono stati sequestrati estrogeni, farmaci anti infertilità, anabolizzanti umani e veterinari. Molti dei farmaci venivano acquistati all’estero, tramite internet e quindi non erano sottoposti al vaglio dell’Aifa.

A febbraio cinque persone sono comparse davanti al Gup Elena Ceriotti per il processo con rito abbreviato. L’accusa era di utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti.

A.P. è stato condannato a un anno e mezzo e 4.400 euro di multa, il culturista verbanese a 11 mesi e 2300 euro di multa, con sospensione e non menzione, D.C. a un anno e mezzo, 4.400 euro di multa con sospensione e non menzione, A.R., a un anno e mezzo a 4.400 euro di multa. A.B. ha patteggiato una pena di 10 mesi e 20 giorni, 2600 euro di multa con sospensione e non menzione.

Pubblicato il 02 Marzo 2020
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