Per lo sfregio al volto di una ragazza di Luino parlano i testimoni della difesa
Una testimone: “L’ho vista tirare i capelli nel locale all’imputata“. Poi la zuffa e il sangue. In aula gli amici della ragazza ora in carcere

È detenuta per altra causa, col fratello in aula che l’ha chiamata fischiando, e sbracciando («scusi giudice ma non la vedo da sei mesi, mia sorella»), subito redarguito dal presidente del collegio, giudice Sefania Brusa. E l’accusa per la quale si celebra in questi giorni il processo dinanzi al Collegio di Varese è piuttosto pesante perché pesante è la pena potenziale: 583-quinquies, ”Deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso”, da otto a 14 anni.
Motivo? Fatti frutto di un litigio fra due giovani donne avvenuto quasi esattamene tre anni fa, giugno 2022 in un locale sul lungolago di Luino. La vittima, 2001, finita a terra, rimasta col volto aperto da uno sbrego che degrada dall’orecchio verso la mascella sembra causato da un coccio di bottiglia aveva da subito accusato la sua assalitrice, 30 anni.
Il processo ha avuto inizio mesi fa, con cambio di difesa (ora l’imputata è assistita da Alberto Zanzi, in aula Carlotta Calemme) e testimoni in aula. Prima quelli dell’accusa che avevano ricostruito i fatti dalla loro visuale (e la ragazza rimasta ferita, che aveva riferito in aula); oggi quelli della controparte che hanno affermato di aver visto la parte offesa (difesa dall’avvocata Milena Ruffini costituitasi parte civile) arrivare al locale a sera fatta e difatti percuotere attraverso tiri di capelli l’impuata. Prole grosse volate, sembra per un uomo conteso.
Poi il secondo round, quello decisivo da cui la oggi 24enne sarebbe riemersa dalla calca formatasi dopo la zuffa a terra con la ferita di 30 giorni di prognosi alla guancia destra, trauma toracico addominale con ferite da taglio, un dito rotto. Quanto contestato all’imputata è un quadro che si aggrava dalla recidiva infraquinquiennale.
L’imputata, che avrebbe dovuto rendere testimonianza nell’udienza di martedì, verrà sentita alla data di aggiornamento del processo, cioè il 20 gennaio 2026.
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