Heysel 29 maggio 1985, la sera della strage. Tra le vittime anche Giancarlo Bruschera di Taino
Sono passati 40 anni da quella che è ricordata come una delle pagine più nere della storia del calcio durante la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. Il bilancio fu tragico: 39 morti e oltre 600 feriti

Sono passati 40 anni da quella che è ricordata come una delle pagine più nere della storia del calcio: la strage dell’Heysel, avvenuta il 29 maggio 1985 allo stadio omonimo di Bruxelles, in occasione della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. Una serata che sarebbe dovuta essere di festa e sport si trasformò in un incubo.
Lo stadio Heysel, struttura vecchia e inadeguata, mostrò fin da subito gravi lacune organizzative: settori mal separati, recinzioni fragili e controlli insufficienti. Poco prima del calcio d’inizio, un gruppo di hooligan del Liverpool caricò i tifosi juventini presenti nel settore Z, assegnato inizialmente a spettatori neutrali. I sostenitori bianconeri, in preda al panico, cercarono di fuggire, ma furono schiacciati contro un muro perimetrale che cedette. Il bilancio fu tragico: 39 morti e oltre 600 feriti.
Tra le vittime di quella serata drammatica c’era anche Giancarlo Bruschera, giovane tifoso di Taino, partito con entusiasmo per Bruxelles per sostenere la sua amata Juventus. «Un ragazzo che ha incarnato i valori dello sport e della vita» così, in occasione del memorial di bocce dedicato al tifoso scomparso all’età di 35 anni, lo ha ricordato Giuseppe Marotta, presidente dell’Inter e amico ai tempi del Varese del tifoso juventino Il memorial sportivo è solo una delle diverse iniziative che il paese sulle colline del Lago Maggiore ha destinato a Bruschera, a cui è intitolato anche il campo sportivo comunale.
Nonostante la tragedia, la partita fu disputata ugualmente e la Juventus vinse per 1-0 con un rigore trasformato da Michel Platini. Una scelta, quella di giocare, motivata dalla volontà di evitare ulteriori disordini, ma che lasciò una profonda amarezza.
Le conseguenze furono dure: l’UEFA squalificò le squadre inglesi dalle competizioni europee per cinque anni, sei per il Liverpool. Seguì un lungo processo, che portò alla condanna di 14 tifosi inglesi per omicidio colposo. Lo stadio Heysel fu infine ristrutturato e ribattezzato Stadio Re Baldovino. Il 10 febbraio 2021 Regione Piemonte ha riconosciuto il 29 maggio come giornata “Vittime dell’Heysel”.
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