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Castellanza tira dritto sulla raccolta rifiuti. Per l’opposizione è un pasticcio

L'amministrazione fa quadrato attorno alla delibera di affidamento ad Ala che ritiene corretta e valuta come procedere mentre dal centrodestra piovono critiche per non aver seguito la strada corretta

legnano amga

Il Comune di Castellanza affida ad una dichiarazione del vicesindaco Cristina Borrroni la risposta alla sentenza del Tar che annulla parzialmente la delibera con la quale l’amministrazione ha affidato ad Ala la gestione della raccolta rifiuti a partire dallo scorso 2 maggio: «In riferimento alla notizia diffusa dalla stampa sulla recente sentenza del Tar relativa all’affidamento ad ALA voglio, anche a nome di tutta l’Amministrazione Comunale, innanzi tutto rassicurare la cittadinanza che il servizio continua ad essere svolto senza alcuna interruzione. Stiamo esaminando nel merito la sentenza del Tar, che non contiene valutazioni negative circa la scelta per il modello in house e desideriamo sottolineare che sono in corso tutte le valutazioni per avviare le procedure necessarie alla positiva soluzione del caso nelle sedi opportune».

Con tutta probabilità, dunque, ci sarà un ricorso al Consiglio di Stato da parte del Comune per ottenere un ribaltamento del pronunciamento dei giudici amministrativi e non dover rifare la procedura di affidamento.

Dall’opposizione si parla di pasticcio che si poteva evitare: «Ora la città si trova ad affrontare un grave problema: il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) di Milano ha accolto il ricorso presentato da EcoNord, annullando l’affidamento diretto del servizio a Aemme Linea Ambiente (ALA) e imponendo all’amministrazione di rifare la procedura di affidamento del servizio. Il Tar ha giudicato sbagliata la procedura applicata dal Comune nel passaggio del servizio da Sieco ad Amga. Questo errore ha invalidato l’accordo, lasciando la città senza un gestore certo per la raccolta dei rifiuti. O, meglio, con la necessità di rifare la procedura di affidamento. Nel frattempo, Aemme Linea Ambiente continuerà a gestire il servizio, perché un servizio pubblico come la raccolta dei rifiuti non può essere interrotto. Ma sarà un servizio dimezzato, perché gli investimenti che erano previsti saranno probabilmente sospesi in attesa di pronunciamenti definitivi con la conseguenza che gli auspicati miglioramenti della qualità servizio dovranno attendere».

Al momento dell’affidamento il centrodestra aveva evidenziato diversi profili di criticità «prima fra tutte quella relativa al personale che da Sieco doveva transitare verso Amga – che rappresentavano in modo chiaro come la procedura fosse stata svolta in modo frettoloso e, stando alla sentenza del TAR, superficiale. Al di là del merito delle tematiche di natura tecnica che sono alla base dello stop al contratto deciso dalla giustizia amministrativa, emerge chiaramente un dato di natura politica: il passaggio dal servizio in-house svolto da Sieco a quello, sempre in-house, svolto da Aemme Linea Ambiente è stato gestito in modo inappropriato».

L’opposizione poi lamenta come «i passaggi informativi in Consiglio comunale sono stati svolti senza dare la possibilità di approfondire la questione e senza fornire adeguate risposte alle perplessità evidenziate dalle minoranze e di fronte ai dubbi del Centro Destra la lista Partecipiamo ha risposto facendo spallucce e andando avanti sulla propria strada. Strada sbagliata, a quanto pare».

Cosa succederà ora? Si chiedono i consiglieri del centrodestra per Castellanza: «Certamente si dovranno spendere altri soldi per affrontare la causa legale e, probabilmente, per ripetere almeno una parte della procedura. Il risultato potrebbe essere ribaltato da un eventuale ricorso al Consiglio di Stato, ma in questo caso sarebbe ancor più evidente che se la procedura di affidamento fosse stata istruita con maggiore cura, evitando di offrire spazio a possibili ricorsi, si sarebbe potuto evitare questo costoso contrattempo: vedremo cosa succederà. Speriamo che almeno stavolta tutto sia fatto con maggiore attenzione, anche perché è in gioco un servizio estremamente importante per il suo impatto ambientale e per il decoro della città i cui costi ricadono sui cittadini».

Pubblicato il 27 Giugno 2024
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