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Alzheimer Cafè a Luino: risultati positivi dopo i primi tre mesi

Un'esperienza che si inserisce in una sempre maggiore attenzione che la Fondazione Mons. Comi sta dedicando alla lotta contro l’Alzheimer

generica

L’Alzheimer Cafè di Villa Hussy a Luino è un’iniziativa, promossa dall’Ambito di Luino del Piano di zona, dal Comune di Luino e gestita dalla Fondazione Mons. Comi in collaborazione con l’Associazione Varese Alzheimer, che intende offrire una risposta ai bisogni delle famiglie con malati di Alzheimer, creando un luogo ove i familiari si possono incontrare e trascorrere alcune ore in un’atmosfera accogliente e centrata sull’ascolto.

Dopo circa tre mesi dal primo Alzheimer Cafè del 23 ottobre 2023, in Fondazione Mons. Comi si è pensato di fare un incontro per capire come sta procedendo questa esperienza, quali sono state le difficoltà incontrate e quali miglioramenti si possono introdurre.

L’educatrice Francesca ha raccontato la sua esperienza che parte con l’accoglienza dei malati di Alzheimer intrattenuti poi con vari giochi cognitivi e di abilità ed altre attività musicali che producono effetti molto positivi sui malati di Alzheimer; per questo motivo una volta al mese si organizzerà un incontro con una tirocinante per attivare pratiche di musicoterapia che coinvolgono i malati ed i loro ricordi. La difficoltà maggiore nasce dal fatto che dopo poco meno di un’ora le persone iniziano a perdere concentrazione e danno segni di stanchezza; per questo motivo si è deciso di allungare il momento dell’accoglienza ed organizzare meglio il momento conviviale della merenda a partire dalle 16.30 cercando di coinvolgerli nella preparazione.

Fondamentale in tutto questo è l’attività che svolgono le volontarie che con tanto entusiasmo collaborano con l’educatrice nell’intrattenere i malati mentre i loro famigliari sono riuniti in un altro locale con la psicologa Chiara. Il lavoro della psicologa Chiara è quello di creare un gruppo unito di famigliari in modo di creare le condizioni per cui ogni familiare riesca ad esternare i problemi e le difficoltà nella gestione del suo caro malato di Alzheimer. Fin dall’inizio Chiara ha illustrato le regole del gruppo che si basano sull’ascolto attivo, sul rispetto, sulla riservatezza e sull’assenza di giudizio. Durante i vari incontri si affrontano le varie problematiche, si inizia a riflettere sull’importanza delle emozioni e sulla parte di psico educazione rispetto alla malattia. Nascono molte domande ad esempio sull’uso dei farmaci e quale comportamento occorre tenere nei confronti del malato di Alzheimer.

Durante l’incontro molti sono stati gli interventi delle volontarie che hanno evidenziato il clima
di grande collaborazione con l’educatrice e la psicologa; si è creato veramente un gruppo che con molto entusiasmo sta portando avanti questa importante esperienza dell’Alzheimer Cafè a Luino e tutti noi ci auguriamo che possa proseguire per lungo tempo grazie anche alla volontà ed all’impegno dell’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Luino, Elena Brocchieri.

Per partecipare a questa iniziativa come volontari si può contattare l’Ufficio Accoglienza della Fondazione Mons. Comi nella persona della Sig.ra Isabella Santulli (tel.0332/542345; mail: i.santulli@fondazionecomi.it) che coordina il progetto dell’Alzheimer Cafè.

L’esperienza dell’Alzheimer Cafè si inserisce in una sempre maggiore attenzione che la Fondazione Mons. Comi sta dedicando alla lotta contro l’Alzheimer. Un grande sforzo è in corso per potenziale e innovare il Nucleo Alzheimer della Struttura Protetta: si stanno studiando tecnologie avanzate e soluzioni ambientali studiate appositamente per i bisogni dei malati di Alzheimer, con spazi progettati per stimolare la memoria e l’orientamento, con percorsi sensoriali e aree di relax che favoriscono il benessere psicofisico.

Un altro pilastro di questa grande attenzione all’Alzheimer sarà la formazione specializzata del personale. Gli operatori della Fondazione Mons. Comi seguiranno corsi specifici sulla gestione delle diverse fasi dell’Alzheimer, focalizzandosi su approcci empatici e personalizzati per ogni paziente. Si amplierà inoltre la gamma di attività terapeutiche, dalle terapie occupazionali a quelle ricreative, tutte mirate a mantenere l’attività cognitiva e a stimolare i ricordi. Questi programmi saranno costantemente adattati in base alle esigenze individuali degli ospiti, puntando inoltre nel continuo coinvolgimento delle famiglie nel processo di cura. Con il potenziamento del Nucleo Alzheimer, la Fondazione Mons. Comi si pone all’avanguardia nella cura dell’Alzheimer, offrendo un modello di assistenza che integra innovazione, cura personalizzata e un forte supporto alle famiglie.

Pubblicato il 16 Gennaio 2024
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