100mila euro di eccedenze alimentari recuperate e distribuite: il prezioso lavoro della Chiesa Valdese di Luino
Il 2023 si è concluso con un risultato eccezionale per la solidale iniziativa luinese, che, in collaborazione con altre realtà del territorio, ha garantito, per il quattordicesimo anno consecutivo, sostentamento alimentare a famiglie in difficoltà
Eccedenze alimentari, per un totale di 100mila euro, recuperate e poi distribuite con amore alle famiglie della nostra zona: questo è il resoconto vibrante del dinamico e instancabile Antonio Monteggia, il cui impegno sotto l’ala della Chiesa Valdese di Luino, di cui è il diacono a capo, ha lasciato il segno nell’anno appena trascorso.
Un’epopea di dedizione che Antonio porta avanti da quasi 14 anni, trasformandola in una sinfonia di bontà che si esprime nel garantire cibo a ben 15 famiglie diverse per ben 5 giorni a settimana. Una missione di altruismo? Un cuore d’oro? No, per Antonio e i suoi collaboratori, è semplicemente una questione di giustizia. Perché sprecare del cibo quando si può donare a chi ne ha bisogno? Perché non offrire un aiuto concreto a coloro che attraversano tempi difficili?
La Chiesa Valdese, con altre realtà del territorio, tra cui l’Asilo Mariuccia di Porto Valtravaglia, la Caritas di Luino, l’O.P.A.A.R di Germignaga, si è affermata con orgoglio come punto di riferimento fondamentale per coloro che necessitano di assistenza. Un obiettivo condiviso da queste entità, sostenute tutte dalla Comunità Operosa dell’Alto Verbano, che è riuscita a coinvolgere due supermercati locali nell’iniziativa: la NovaCoop e la Lidl di Luino.
Un’opera “titanica”, spesso svolta con dedizione anche a domicilio per soddisfare le esigenze delle famiglie, che si è intensificata notevolmente con l’avvento della pandemia e il flusso migratorio degli ucraini a causa della guerra. Negli ultimi tempi, però, la macchina è tornata a funzionare a pieno regime: «Ricordo che durante il periodo del Covid, una famiglia mi disse che, grazie al nostro supporto, non era mai stata costretta ad uscire per fare la spesa – racconta con gioia Antonio -. E quando senti queste parole, capisci che stiamo seguendo la strada giusta, che il nostro impegno sta facendo la differenza nella comunità».
Tuttavia, talvolta, rimane qualche avanzo, come spesso accade con il pane. Ma non c’è da preoccuparsi, perché, come spiega Antonio, in piena armonia con la legge 166 – nota anche come legge Gadda -, si è creata una solida rete di contadini a cui vengono donati gli avanzi per nutrire i loro animali.
Un lavoro importante quello che queste realtà svolgono, un segreto ben custodito che pochi conoscono ma che, grazie alla crescente sensibilità verso il tema, sembra destinato a crescere ulteriormente, offrendo aiuto non solo in termini alimentari ma anche in altri settori.
«Gli incontri con i supermercati che si sono dimostrati solidali all’iniziativa di donare le eccedenze alimentari continuano – racconta Gianfranco Malagola della Comunità Operosa dell’Alto Verbano – e dai primi contatti sappiamo che NovaCoop aprirà la distribuzione anche di generi non alimentari, come abiti o altro. Sarebbe davvero un altro straordinario passo avanti».
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