Trenord gestirà ancora per dieci anni il servizio ferroviario locale in Regione Lombardia
Dopo le polemiche dell'anno scorso, firmata la delibera che conclude il rinnovo dell'affidamento, operazione da 536 milioni di euro. Tra le novità del servizio anche il trasporto bici gratuito sui treni
Trenord gestirà ancora per dieci anni il servizio ferroviario locale in Regione Lombardia: su proposta dell’assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Franco Lucente, la giunta ha approvato infatti la delibera per il rinnovo dell’incarico dal 2023 al 2033 alla società costituita a metà da Ferrovie Nord Milano e da Trenitalia.
Un contratto da 536 milioni di euro, con una revisione obbligatoria del Piano Economico Finanziario al termine del quinto anno.
«Il nostro obiettivo – spiega l’assessore regionale Lucente – è portare il servizio ferroviario a standard quantitativi e qualitativi sempre più elevati. L’impegno, attraverso una serie di clausole stringenti e rigorose, è garantire ai cittadini treni puntuali e regolari, con penali di rilievo anche in riferimento alla pulizia, all’informazione tempestiva di disagi e ritardi, ai parametri economici».
Trenord o gara europea? Diverse visioni, scelta definitiva
L’affidamento decennale – già avviato negli anni scorsi e ora arrivato a compimento – era già finito nel mirino delle opposizioni e anche dei comitati pendolari. Critici in parte per il rinnovo “automatico”, in parte per le scelte concrete all’interno del contratto tra Regione e società di trasporto (che a sua volta è partecipata dalla stessa Regione).
Già nel 2022 l’assessore di allora, Claudia Maria Terzi, aveva detto che «non c’è alternativa a Trenord». Il tema era stato centrale anche nella campagna elettorale per le elezioni regionali, con Letizia Moratti e Piefrancesco Majorino che auspicavano una gara europea per assicurare migliori condizioni e il centrodestra che invece sosteneva appunto il rinnovo “automatico”. Chiaro che dopo la vittoria di Attilio Fontana si è proseguito poi su questa via.
Le nuove “regole” per il servizio ferroviario Trenord
Tra le novità a beneficio del servizio e degli utenti vi sono l’introduzione di un Piano di intervento per la gestione delle interruzioni, che disciplina in maniera puntuale le azioni da mettere in campo a seconda delle diverse tipologie di criticità che si possano di volta in volta prefigurare, unitamente al tipo di informazione che deve essere fornita all’utenza attraverso i diversi canali di comunicazione.
«Un’altra buona notizia – aggiunge Lucente – è che l’aver prorogato sino al 30 novembre il vecchio contratto, ci ha consentito di avere un notevole risparmio sul corrispettivo del nuovo affidamento, pari a 60 milioni di euro complessivi. Ma non solo: il nuovo contratto prevede un’evoluzione in termini quantitativi, con l’incremento sino a 50 milioni annui di Km/treno, con un aumento di oltre il 20% rispetto agli standard attuali. Un servizio in netta crescita, con un trasporto giornaliero da parte di Trenord che attualmente è di oltre 750 mila passeggeri. Ebbene, l’obiettivo è arrivare a 1 milioni di utenti».
Il nuovo contratto conferma i sistemi tariffari attualmente in vigore (IVOL, STIBM, tariffa specifica transfrontaliera tra Lombardia e Ticino, ecc.).
I processi manutentivi saranno rinnovati, anche a seguito della completa sostituzione del materiale rotabile di vecchia concezione. Su 214 treni già finanziati per una spesa regionale di 1,7 miliardi di euro, ad oggi ne sono in servizio 136; l’immissione dei nuovi treni sarà completata entro il 2025. Nel 2024 sarà bandita una nuova gara per l’acquisto di treni Regio Express, per i quali sono già disponibili circa 320 milioni di euro.
Trasporto bici gratuito su Trenord
In aggiunta il trasporto delle bici diventa gratuito per tutti i treni di Trenord che le ammettono. Anche il numero di treni che trasportano le bici sarà incrementato, sia grazie alla nuova flotta, sia utilizzando regole più flessibili che limitano il divieto ai casi strettamente indispensabili.
La polemica con la “statale” Rfi
Nel commento dell’assessore Lucente non poteva poi mancare un grande classico della politica ferroviaria in Lombardia: la polemica (in questo caso in forma di uspicio) con Rfi, il gestore della rete Fs.
«Un contratto di servizio complesso e articolato, che – conclude Lucente – dimostra l’impegno di Regione Lombardia, attraverso Trenord, nel fornire ai clienti un servizio di trasporti efficiente e moderno. Auspico, a tal proposito, che RFI ci metta lo stesso impegno nel rendere le infrastrutture sempre più all’avanguardia e performanti, rispettando il cronoprogramma di interventi previsto su tutta la linea regionale».
Negli ultimi anni soprattutto l’ex assessore Claudia Maria Trzi ha spesso polemizzato con Rfi, addossando alla società di gestione della rete Fs molti dei disagi del servizio.
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