Bianchi sulla frana di Creva: “È necessaria un’azione politica”
Che veda comune, provincia e Regione intorno a un tavolo. Della stessa idea il consigliere di minoranza Artoni: "Le persone coinvolte sono parte lesa. C'è un problema di sicurezza pubblica, l'intervento deve essere pubblico"
Ad aprire il primo consiglio comunale del 2023 a Luino è stata una questione di primaria importanza per la comunità: la frana di Creva, criticità a cui, tramite l‘interrogazione presentata dal consigliere di minoranza avvocato Furio Artoni, si è data la priorità rispetto agli altri punti all’ordine del giorno.
«La mia interrogazione vuole essere di aiuto e uno spunto per iniziare a dare delle risposte a queste persone – ha esordito Artoni – Bianchi sta cercando di fare il possibile e gli riconosco l’impegno in questo senso ma ci sono alcune cose su cui bisogna porre ulteriore attenzione. A partire dai costi, a cui queste persone devono far fronte, fino agli interventi di messa in sicurezza. Si parla di circa 6milioni di euro per mettere in sicurezza tutta quella zona e non si sa su chi graveranno. La giunta ha deliberato un primo intervento di messa in sicurezza (168mila euro) con riserva di richiedere l’importo agli ‘sfollati’, un atto burocraticamente corretto ma che da un punto di vista umano e di ‘tasca’ è sbagliato. Queste persone sono le vittime. Inoltre, in passato ci sono già stati interventi – pagati da Regione – da parte del genio civile per mettere in quella zona reti paramassi e contenitive. Questo crea un precedente che il comune può far valere nei confronti della Regione. C’è poi un altro aspetto – ha aggiunto ancora il consigliere di minoranza – c’è un problema di sicurezza pubblica, non privata, e per tanto c’è bisogno di un intervento pubblico. Dal punto di vista giuridico, inoltre, pur essendo proprietà private, queste ultime giacciono su un terreno in cui è stata concessa ‘regolarmente’ la possibilità di costruire. Ma in realtà non c’erano le condizioni per farlo e a quel tempo, nel ’73, Maurilio Frigerio lo aveva detto, ma la sua voce restò occultata. E’ chiaro, inoltre, che è necessario rivedere i contratti di locazione e, a tal proposito, esiste un piano alloggi? Queste persone potrebbero benissimo essere considerate dei terremotati».
A rispondere a quanto sollevato dal consigliere Artoni, è stato il sindaco Enrico Bianchi: «Apprezzo le interrogazioni del consigliere Furio Artoni e condivido con lui che la situazione è complessa e che ormai si trascina da 50 anni, da quel lontano 1973, quando furono concessi permessi per costruire laddove non era possibile. Per quanto riguarda la richiesta di rimborso, abbiamo seguito la stessa procedura adottata già lo scorso aprile ma poichè allora il problema era minore e il comune è subentrato con grande tempestività i 100mila euro di interventi sono stati messi a carico del comune. In questo caso, invece, dopo la richiesta di somma urgenza (168mila euro) la Regione mi ha ‘imposto’ di firmare un’ordinanza che stabilisce che i residenti, poiché la zona è privata, devono coprire i costi. Se non l’avessi firmata non avremmo potuto posizionare la nuova rete paramassi e fra poco iniziare lo sgombero del vallo. A questo punto è necessaria un’azione politica che veda tutti seduti intorno a un tavolo, comune, provincia e Regione».
Per quanto riguarda i fondi a sostegno degli affitti il primo cittadino ha dichiarato che attualmente sono diversi quelli a disposizione a livello regionale «ma per il momento non possono essere spostati perchè siamo in Elezioni» ha aggiunto il primo cittadino.
«I servizi sociali hanno incontrato tutte le famiglie che si sono palesate per cercare di inquadrare la situazione e i loro bisogni – ha affermato Elena Brocchieri, assessore ai Servizi Sociali -. Nell’assemblea dei sindaci del Piano di Zona tenutasi ieri sera, 6 febbraio, abbiamo concordato di destinare il 30% dei 133mila euro previsti per gli eventi calamitosi a questa situazione. Sono anche stati approvati i criteri per destinare questi fondi e la distribuzione sarà a sportello. La cifra, inoltre, verrà erogata in un’unica soluzione così da permettere di anticipare gli affitti».
A mostrare vicinanza e impegno, in ultimo, sono stati anche i consiglieri di minoranza dottor Franco Compagnoni e l’onorevole Andrea Pellicini. «Mi sembra giusto che queste persone sappiano che il coinvolgimento del Comune è unico e totale. Vorrei che i presenti sapessero che l’amministrazione è un corpo unico rispetto a questo problema, che si riunisce intorno al senso del dovere che Bianchi ha dimostrato. Siamo pronti a metterci al suo fianco per cercare una soluzione» ha detto Compagnoni, «La minoranza comunale è attiva a supporto dell’attività del sindaco e dell’amministrazione. La Regione c’è e ci sarà e deve intervenire in modo decisivo in questa vicenda» ha concluso Pellicini.
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