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“Sul lago a Lavena Ponte Tresa turismo in espansione, ma non ammettiamo illegalità”

Il sindaco Massimo Mastromarino plaude alle indagini della polizia locale che ha scoperto alcuni proprietari di immobili, in gran parte stranieri, che gestivano un giro di affitti nel “mercato parallelo” del nero

Generico 10 Oct 2022

L’inchiesta amministrativa della polizia locale di Lavena Ponte Tresa con gli agenti che attraverso la conoscenza del tedesco hanno scoperto un giro da migliaia di euro di affitti in nero per le case vacanza sul lago ha avuto una grande eco sulle sponde del Ceresio. In questi giorni dalla polizia locale, «tutto tace».

Per il momento non ci sono ulteriori sviluppi, e non si sono visti altri cittadini o proprietari di casa che cercano la regolarizzazione, anche se dal comando gestito dal commissario capo Enrico Lanzalone fanno capire che la porta rimane aperta per indirizzare – come è avvenuto durante le indagini – eventuali cittadini che nelle more dell’attivazione di una lecita attività di affitto di seconde case cercavano di orientarsi nella legislazione corrente. Nel frattempo il sindaco di Lavena Ponte Tresa Massimo Mastromarino ha accolto positivamente l’attività di indagine degli agenti di polizia locale che hanno approfondito una tematica che va a braccetto del momento passato dal comparto turistico.

Non solo il Lago Maggiore, infatti, segna un’annata da record con addirittura scenari pre covid, ma anche l’altrettanto blasonato lago di Lugano si impone come meta turistica di eccellenza, un “piccolo mare” interno al servizio di due Stati, dove fare villeggiatura piace. Mastromarino dunque esprime «piena soddisfazione da parte dell’amministrazione comunale per il risultato raggiunto. Con questa indagine, si ribadisce un principio di legalità. Sappiamo che vi sono molti alloggi messi a reddito, principalmente seconde case, ed è giusto che anche queste formule contribuiscono ai bisogni del paese attraverso i contributi che ciascun cittadino versa».

Il lavoro degli agenti di polizia locale accende come dice Mastromarino «un faro», in un momento «in cui il mercato legato agli alloggi turistici è molto vivo.
«Contiamo per la stagione appena passata presenze significative sul lago, numeri superiori al 2019, con un trend in crescita. È quindi giusto che questa tipologia che possiamo far rientrare nel turismo diffuso rappresentato dalle case vacanza sia controllata come avviene in qualsiasi altra attività economica».

Certo, la notizia è stata letta da decine di migliaia di persone. E sui social, i commenti fra i più salaci sono stati rivolti proprio agli “inflessibili” proprietari di casa, particolarmente noti per il rispetto delle regole, tedeschi e svizzeri tedeschi. Sul punto Mastromarino non ha dubbi: «Posso solo immaginare che qualcuno abbia agito in buona fede, non conoscendo la normativa italiana. Non do nessun giudizio, solo che trovo giusto che su questo tema ci sia sia mossi per garantire la legalità, quindi non posso che esprimere un plauso per l’operato dei vigili».

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it
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Pubblicato il 13 Ottobre 2022
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