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Dai Legnanesi a Lodo Guenzi nella nuova stagione del Teatro Maggiore di Verbania

Dopo gli spettacoli andati in scena negli ultimi mesi, il Maggiore continua ad accogliere sul suo palco il meglio dell’attualità, prosa, musica, danza e molto altro

teatro il maggiore Verbania

Dopo uno stop quasi totale di diversi mesi e una graduale ma continua ripresa, tra mascherine in sala e posti distanziati, per quest’autunno siamo tutti pronti a tornare a teatro in una situazione che è sempre più simile alla “normalità” a cui siamo sempre stati abituati.

È in questo clima, fresco dai successi registrati durante gli appuntamenti di quest’estate nell’Arena Esterna, che il Teatro Maggiore di Verbania si prepara a dare il via alla sua nuova stagione culturale in collaborazione con Piemonte dal Vivo.

IL MAGGIORE “CASA DELLE EMOZIONI”

La “città giardino sul Lago Maggiore” torna ad essere “casa” delle emozioni: dai momenti di riflessione più legati all’attualità alle piroette in aria dei migliori danzatori capaci di lasciare tutti a bocca aperta, passando per i sorrisi e le risate con la prosa e la gioia che solo la musica sa donare, da quella rock alla più classica delle opere.

“Viviamo tempi non semplici, a livello locale e nazionale – ha aperto così la conferenza stampa Mauro Trombetta, presidente della fondazione Il Maggiore – Anche qui ci siamo trovati a fronteggiare un momento in cui ci siamo chiesti “come fare?”. Per questo devo ringraziare il Sindaco, molto vicino al teatro e alla sua nuova stagione in partenza, estremamente interessante perché in grado di intersecare aspetti nuovi e più tradizionali e diversi programmi intersecati tra di loro”.

 “Quella di quest’anno è la settima volta che ci vediamo a inizio autunno; arriviamo da un’estate di grande rilancio tra uscite e vita sociale, in cui abbiamo ospitato nella nostra Arena Esterna numerosi spettacoli ben riusciti, destinati a un pubblico giovanile, che solitamente mancava dal teatro – ha continuato il s indaco di Verbania Silvia Marchionini – Anche per questa stagione ritroviamo i due elementi tipici di Renata Rapetti: leggerezza e capacità di far riflettere, tra innovazione e recupero della tradizione teatrale, con spettacoli in grado di ispirarci senza mai essere pesanti. Un programma che saprà incontrare il favore sia del pubblico verbanese che di quello fuori città, rendendo il nostro territorio un punto di riferimento culturale”.

“Per la rappresentazione della stagione di quest’anno ho pensato a una “cartina della metropolitana”, con il sottotitolo facciamo un pezzo di strada insieme. È proprio questo quello a cui tengo di più: l’idea di percorrere insieme una strada di cultura, crescita e divertimento stando insieme e parlando di cultura. Ma anche gioia e tutti quegli elementi positivi che ci fanno pensare a questo teatro come una casa – ha proseguito Renata Rapetti, Direttrice Artistica del Teatro Maggiore – Altro sottotitolo potrebbe essere Se sbagliamo fermata non importa. Se in città si sbaglia fermata si perde tempo; qui invece non esistono fermate sbagliate, ma spettacoli diversi tra di loro e tutti d’interesse. Stiamo partendo per una nuova stagione, che sarà la prima dopo questi anni difficili tra Covid, politica e guerra, in cui punteremo molto sull’avvicinare i giovani al teatro”.

“La stagione 2022/2023 porterà in dote alcune significative novità, emerse in via sperimentale durante il periodo dell’emergenza sanitaria e confermate con convinzione nella programmazione – auspichiamo ordinaria – degli anni futuri qui al Teatro Maggiore di Verbania. È dunque una programmazione in cui l’approccio innovativo, in cui l’incontro con il “nuovo” è inteso come pratica concreta di rinnovamento rispetto a ciò che è stato, è sempre organicamente culturale e sociale prima ancora che tecnologico e digitale” ha dichiarato Matteo Negrin direttore di Piemonte dal Vivo.

 “Vorrei ringraziare la Direttrice Artistica Renata Rapetti e il Presidente Mauro Trombetta soprattutto per un aspetto – ha concluso Riccardo Brezza, Assessore alla Cultura della Città di Verbania – Questa stagione aggiunge un tassello di qualità, permettendo al Teatro di crescere in qualità, capacità e voglia di costruire reti, sia all’interno della stagione stessa che con altre realtà, sostenendo altre iniziative che si muovono nel territorio. I punti di connessione con le altre realtà, i rapporti con le scuole e gli altri elementi che sono già stati menzionati faranno, ancora una volta, del Maggiore il cuore pulsante dell’offerta culturale cittadina”.

LA STAGIONE, DA LODO GUENZI ALLA CARMEN, DAI LEGNANESI A PIRANDELLO

Inaugura la stagione, mercoledì 26 ottobre (ore 21.00), MATTEOTTI MEDLEY, un documentario teatrale a cura di e con Maurizio Donadoni. Che si sappia così poco della storia di questo “inutile eroe”, grazie al cui sacrificio – con quello di tanti altri – oggi viviamo in libertà, è un peccato. Lo spettacolo ripercorre questa storia – emblema di italici vizi e italiche virtù – alternando il racconto dei fatti nudi e (talvolta) crudi, a citazioni da musiche all’epoca popolari. Una narrazione d’un solo attore, ma a molteplici voci, che si espande in uno spazio scenico nitido, scarno e rigoroso, dove ognuno di noi è chiamato a rispondere, come può o come deve, alla domanda: che valore ha, per noi, oggi, la democrazia? (In collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo)

Martedì 1° novembre (ore 21.00) appuntamento con Aldo Cazzullo e Moni Ovadia per lo spettacolo IL DUCE DELINQUENTE: Una storia a due voci in Aldo Cazzullo racconta, Moni Ovadia legge i testi del Duce e delle sue vittime. Con musiche e canzoni dell’epoca. Alla fine capiremo perché dobbiamo vergognarci del fascismo. Ed essere orgogliosi dei resistenti che l’hanno combattuto. (In collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo)

Domenica 13 novembre (ore 21.00) sul palco del Maggiore arriva la danza: la Compagnia EgriBiancoDanza porta in scena MYSTERY SONATA, i cui temi fondanti sono la compresenza di più realtà e dimensioni spaziali (e la loro reciproca influenza), l’eredità spirituale e la sua eco diretta o indiretta. Le domande che il coreografo si pone sono le seguenti: dov’è l’inizio e la fine delle nostre azioni e cosa rimane agli altri di noi? Quale è la realtà della natura delle cose? (la nostra visibile o quella impalpabile, oscura e a noi ignota ma che ci circonda, o entrambe?). E soprattutto quale è il rapporto fra le due? (In collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo)

Segue, mercoledì 16 novembre (ore 21.00) TRAPPOLA PER TOPI di Agatha Christie con Lodo Guenzi“Trappola per topi” ha un plot ferreo e incalzante, è impregnata di suspense ed ironia, ed è abitata da personaggi che non sono mai solo silhouette o stereotipi di genere, ma creature bizzarre ed ambigue il giusto per stimolare e permettere una messa in scena non polverosa o di cliché” – dalle parole del regista Giorgio Gallione. (In collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo)

 Sabato 26 novembre (ore 16.30), la conferenza spettacolo COME SOPRAVVIVERE ALLE NUOVE BOLLETTE: la Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ha scelto di offrire gratuitamente la possibilità di conoscere tutti i possibili sistemi ed accorgimenti che possono, in molte occasioni, rendere più sopportabili queste spese inattese.  È stata così organizzata una serie di incontri con Antonio Cajelli, l’educatore finanziario che lavora da diversi anni con la fondazione.

Lunedì 28 novembre (ore 21.00) appuntamento con GIOVINETTE Le calciatrici che sfidarono il Duce, tratto dal romanzo di Federica Seneghini e Marco Giani. Sul palco Federica FabianiRossana MolaRita Pelusio. 1932. Decimo anno dell’era fascista. Fine estate. Sulla panchina di un parco di Milano un gruppo di ragazze lancia un’idea, per gioco, quasi per sfida: giocare a calcio. Un racconto portato avanti con ironia, leggerezza e poesia da un trio tutt’altro che canonico che sa mischiare comicità e narrazione per mostrarci come, pur a distanza di tanti anni e di tante battaglie, certi pregiudizi siano duri a morire e come alcune battute e commenti di oggi siano terribilmente simili a quelli di allora. (In collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo)

Apre il mese di dicembresabato 10 (ore 21.00) lo spettacolo NAVIDAD NUESTRA Musiche andine e argentine con il gruppo UMAMI, nato nel 1986 raccogliendo l’eredità di diverse realtà musicali attive a Torino sin dalla metà degli anni ’70, il Coro San Gregorio Magno e la mezzosoprano Giorgia Gazzola.

Mercoledì 14 dicembre (ore 21.00) il palco accoglie Corrado Tedeschi in L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA, di Luigi Pirandello: insieme al regista Marco Rampoldi, nacque l’idea di far precedere il breve atto unico da una sorta di semiseria ‘prova’ in cui il ‘debuttante’ Tedeschi deve dimostrare a due personaggi pirandelliani (che saranno poi il pacifico avventore e l’ombra di donna) di poter essere anch’egli ‘personaggio Pirandelliano’. Da qui prese le mosse un gioco sull’identità in Pirandello, basato soprattutto sul romanzo Uno nessuno centomila, con un coinvolgimento progressivo del pubblico, che diviene sempre più parte attiva dell’azione teatrale. (In collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo)

Chiude il mese di dicembremartedì 20 (ore 21.00) LA NOTTE DEL GOSPEL 2022 con Vincent Bohanan, talentuoso artista newyorchese che può vantare collaborazioni artistiche con i migliori artisti Gospel della scena americana, and The Sound Of Victory direttamente da Ney York, coro fondato nel 2014 e composto da artisti dell’area metropolitana newyorchese che, negli anni, ha condiviso il palcoscenico con artisti di grande calibro come Cece Winans (Grammy Awards) e Mariah Carey.

Il primo appuntamento del mese di gennaio è per giovedì 12 (ore 21.00) con Russian Classical Ballet e LO SCHIACCIANOCI: basato sulla fiaba “Lo schiaccianoci e il re dei topi”, di E.T.A. Hoffmann, il balletto racconta la storia di una ragazza che sogna un principe. Una storia che attiva l’immaginazione in ognuno di noi, portandoci nel regno della fantasia.

Segue giovedì 19 gennaio (ore 21.00) Fabrizio Bentivoglio in LETTURA CLANDESTINA La solitudine del satiro di Ennio Flaiano. Molto citato, ma quanto realmente conosciuto? Facitore proverbiale di aforismi tra i più evocati, Ennio Flaiano è stato protagonista di primissimo piano della vita intellettuale italiana, soprattutto in quel periodo fecondo che dalla fine della guerra attraversa il boom economico e porta fino alla fine degli anni Sessanta. I suoi motti, che ancora oggi punteggiano i social network come gli articoli di giornale, hanno decostruito meticolosamente la società italiana di quel periodo, per raffigurarne con intento satirico i (molti) vizi e le (poche) virtù. (In collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo)

Primo appuntamento del mese di febbraiomercoledì 1° (ore 21.00), Stefano Accorsi in AZUL GioiaFuriaFede y Eterno Amor. In una città dove il gioco del pallone è febbre, amore e passione quattro amici fanno i conti con le loro rispettive vite e facendo affiorare ricordi, provano a ricostruire una serenità andata a pezzi. Nella loro semplicità, hanno qualcosa di molto singolare e unico che li accomuna; la passione folle per la squadra del cuore e infanzie originali, quasi fiabesche. Una storia di gente semplice, unita da un’amicizia inossidabile che li aiuta ad affrontare la vita stringendosi in un abbraccio delirante e commovente. (In collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo)

Venerdì 10 febbraio (ore 21.00) Michele Mirabella e il Duo Mercadante in DOMANI A MEMORIA: George Steiner disse una volta che la sopravvivenza dei classici è affidata alla lettura ad alta voce. È un po’ questo lo spirito con cui Michele Mirabella ha realizzato questo spettacolo, che porta il titolo del suo audiolibro: godibilissima rassegna di testi, a vario titolo fondativi della nostra identità culturale. Vi troviamo grandi capolavori della nostra tradizione letteraria, da Petrarca a Leopardi a Foscolo, con uno sguardo particolare a Dante, ma anche poesie che non ambiscono all’immortalità delle opere d’arte, come quelle di Ada Negri o di Luigi Mercantini, Italo Calvino, Dino Buzzati. (In collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo)

Sabato 18 febbraio (ore 21.00), sul palco del Maggiore THE DARK SIDE OF THE MOON Il capolavoro dei Pink Floyd nel 50° anniversario: un gruppo di giovani musicisti di varie regioni italiane ripropone il capolavoro con assoluto rispetto, riferendosi di volta in volta alle registrazioni originali o alle reinterpretazioni date dalla band nel corso degli anni, senza cadere mai nella riproposizione ‘a fotocopia’. Per restituire al meglio anche i significati contenutistici del lavoro, un giovane attore dà voce alle risposte date alle domande sul tema del confine vita-morte e lucidità-follia poste da Roger Waters, principale mente del progetto, e che sono disseminate nel disco aumentandone il fascino.

Dà il via al mese di marzomercoledì 1° (ore 21.00), MINE VAGANTI, lo spettacolo di Ferzan Ozpetek con Francesco PannofinoIaia ForteErasmo GenziniCarmine Recano e con Simona Marchini. Sentimenti, malinconie, risate, immutate dal cinema al teatro. Ferzan Ozpetek firma la sua prima regia teatrale mettendo in scena l’adattamento di uno dei suoi pluripremiati film (numerosi David di Donatello, Nastri d’Argento, Globi d’Oro), Mine vaganti. Al centro della vicenda la famiglia Cantone, proprietaria di un pastificio in un piccolo paese del Sud, con le sue radicate tradizioni culturali alto borghesi e un padre desideroso di lasciare in eredità l’azienda ai figli. (In collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo)

Giovedì 9 marzo (ore 21.00) arriva al Maggiore il musical di Red Canzian CASANOVA OPERAPOP: Venezia 1755 La Serenissima, un tempo regina dei mari, è oggi un’affascinante cortigiana che si specchia nel verde smeraldo della laguna. Al crepuscolo del suo splendore, la città più bella del mondo, ospita alcuni dei suoi figli prediletti: Giambattista Tiepolo, Carlo Goldoni, Canaletto e il più ribelle e affascinante di tutti… Giacomo Casanova che, appena rientrato in città dal suo esilio di Vienna, con il suo carisma minaccia di far strage di cuori, rischiando di far precipitare Venezia nel caos.

Sabato 18 marzo (ore 21.00) Milena VukoticPino MicolGianluca Ferrato in COSÌ È (se vi pare) di Luigi Pirandello. Scritta nel 1917, presenta il vano tentativo di far luce, in una città di provincia, sull’identità della moglie del nuovo segretario di Prefettura: si tratta della figlia della Signora Frola, come questa sostiene con assoluta certezza? Oppure quella donna è morta tra le macerie di un terremoto e la moglie del segretario è tutt’altra persona (com’egli sostiene)? Così è, se vi pare… ognuno di noi ha la sua verità! (In collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo)

Domenica 19 e lunedì 20 marzo (orario da definire) Luigi Pirandello torna al Maggiore con l’adattamento e la regia di Elio Germano nello spettacolo COSÌ È (O MI PARE): il testo pirandelliano viene calato nella società moderna, dove “spiare” l’altro risulta ancora più semplice grazie all’uso dei nuovi media. Lo spettacolo è stato infatti pensato per essere realizzato in realtà virtuale, un nuovo strumento tecnologico, tra cinema e teatro, in grado di porre lo spettatore al centro della scena. Tramite cuffie e visori il pubblico si trova a essere non più a teatro, ma all’interno del lussuoso appartamento dove si svolge la storia. (In collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo)

Inaugura il mese di aprilelunedì 3 (ore 21.00), BLOCCATI DALLA NEVE di Peter Quilter con Enzo Iacchetti e Vittoria Belvedere. Una commedia brillante che ha come tema la convivenza tra persone diverse, sia per carattere, sia per il modo di concepire il mondo e la vita, in una situazione al limite, di estrema necessità. Patrick è un uomo di mezza età che vive solitario in un cottage di campagna. Patrick ama stare da solo. Negli anni ha sviluppato una sorta di misantropia. Un giorno però, durante una violentissima tempesta di neve, la sua pace viene turbata… (In collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo)

Venerdì 21 aprile (orario da definire) sul palco CARMEN, il progetto di divulgazione dell’opera lirica di Venti Lucenti In collaborazione con il Teatro Il Maggiore di Verbania e gli Istituti Scolastici della provincia di Verbania, con la regia di Manu Lalli. Uno spettacolo emozionante e coinvolgente per raccontare la storia della bella sigaraia di Bizet: una storia sulla quale è bene che la comunità di interroghi perché affronta argomenti come l’identità di genere e la violenza, la diversità e il nomadismo culturale come condizioni naturali dell’individuo.

Sabato 22 aprile (ore 21.00) Gioele Dix in LA CORSA DIETRO IL VENTO Dino Buzzati o l’incanto del mondo: sotto il palazzo in cui abita un grande scrittore, piove dall’alto nel cuore della notte una pallottola di carta. Che cosa conterrà? Appunti senza importanza o versi indimenticabili da salvare? Da questo affascinante spunto, tratto da un racconto di Dino Buzzati, prende il via il nuovo spettacolo scritto e interpretato da Gioele Dix. (In collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo)

Sabato 6 maggio (ore 21.00) la CARMEN di Georges Bizet torna al Maggiore in riduzione in forma da camera. Compendiare l’Opera Lirica, sintetizzarla senza snaturarla. Un progetto che mette in scena rivisitazioni in forma “da camera” di opere liriche, ridotte nei tempi, in atto e scena unici, mantenendo intatta l’azione scenica e drammaturgica e con storia chiara e perfettamente attinente alla partitura. Ciò al fine di rendere agile, fruibile e moderno un patrimonio culturale profondamente sentito quale quello delle opere liriche con tempi di esecuzione più accessibili per una società che corre veloce.

Mercoledì 17 maggio (ore 21.00) I LEGNANESI presentano il loro nuovissimo SOGNI: Mabilia da sempre desidera avere al suo fianco un uomo che la ami e la ricopra di denari e vizi. Questa volta, però, affinché il sogno si realizzi occorrerà l’aiuto dei genitori Teresa e Giovanni. Finalmente la fortuna entra nella vita della famiglia Colombo attraverso l’incontro con il figlio di una delle famiglie più potenti d’Italia. Mabilia è a un passo dalla realizzazione del sogno della sua vita…

Ultimo spettacolo della stagione, venerdì 2 giugno (ore 21.00) è la prima assoluta di EARTHEART Il cuore della terra, a cura della Compagnia EgriBiancoDanza. Lo spettacolo sintetizza le fasi precedenti del progetto EartHEart in una nuova dimensione teatrale, scandagliando con strumenti di avanguardia digitale, la potenza del pianeta e la meraviglia dei suoi ecosistemi, immergendo i danzatori in un fluire perpetuo di danza, immagini e suono: affascinante, magico, da contemplare e a cui abbandonarsi. A partire dal percorso esperienziale in situ EartHeart, che, come il gioco di parole in inglese suggerisce, unisce la parola cuore alla parola terra.

Pubblicato il 12 Ottobre 2022
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