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Inaugurata al Verbania di Luino la mostra di Gualtiero Nativi, tra i fondatori dell’astrattismo classico

L'esposizione, che racconta l'evolversi della pittura di Nativi, rimarrà aperta fino al 3 settembre

Lo scorso mercoledì 3 agosto, all’interno di Palazzo Verbania di Luino, è stata inaugurata la mostra “Rigore della Forma” dell’artista toscano Gualtiero Nativi. 

Insieme ai curatori Lorenzo Nannelli e Nicola Nozzoli, anche il sindaco di Luino Enrico Bianchi, l’assessore alla Cultura Serena Botta e il professore Fiorenzo Mambretti. 

Dopo i sentiti ringraziamenti da parte dell’assessore Botta agli organizzatori della mostra, ricambiati dai curatori presenti, il sindaco Enrico Bianchi ha voluto spendere due parole sul perché di questa esposizione: «Ringrazio i fratelli Pellicini, Checco e Andrea, perché è grazie a loro che Nativi ha trovato casa a Luino. Ci tenevo a dire che mi fa piacere questa continuità amministrativa, quando ci siamo incontrati io e Andrea c’era proprio il desiderio comune di fare qualcosa insieme. E’ un modo di procedere che spero avrà luogo anche in futuro, soprattutto per ciò che riguarda la cultura».

A prendere la parola, in ultimo, è stato il collezionista e professor Fiorenzo Mambretti: «Siamo felici e onorati di essere ospiti di questa bellissima cornice del Lago Maggiore per inaugurare la mostra personale dedicata all’Artista toscano Gualtiero Nativi. Quest’esposizione è l’ultima di tre importanti retrospettive,  organizzate nel biennio 2021-2022 rispettivamente a Certaldo (Firenze), a Rende (Cosenza) e a Pistola, in occasione del centenario della nascita dell’Artista, con la collaborazione della Galleria Nozzoli di Empoli e di alcuni collezionisti, nonché di fondi presso alcuni musei cittadini.

Gualtiero Nativi (1921-1999) è uno dei grandi maestri dell’Astrattismo italiano. Ha lavorato per quasi cinquant’anni, avvicinandosi fin dall’inizio della sua attività artistica all’astrattismo, dopo aver conosciuto, negli anni 40, poco più che ventenne, l’opera di Kandinsky e dei principali maestri europei del suo tempo, fra i quali Cézanne, Picasso, e i futuristi italiani. Egli collaborò anche con il grande architetto pistoiese Giovanni Michelucci, per la realizzazione di arredi di luoghi pubblici e religiosi a Firenze Assieme agli intellettuali del suo tempo, fece scalpore nei circoli culturali del capoluogo
toscano, caratterizzato da una mentalità retriva e rigidamente ancorata ai canoni classici e figurativi, e che quindi respingeva l’Arte contemporanea e in particolar modo quella astratta.

Nativi ha portato avanti un discorso coraggioso, lavorando un’intera vita alla sua arte in modo estremamente pulito, coerente e produttivo. Le sue opere restano nel tempo riconoscibili. Esse propongono forme dalle geometrie precise ed equilibrate, coniugando in modo sobrio i colori. Tutti gli spazi sono definiti, lasciando sempre campo dd luce del bianco o dei colori più chiari. L’occhio dell’osservatore s’interroga sul significato di tau Torme, percorrendo un gioco di architetture che ci riportano ad un’urbanistica contemporanea vista dall’alto, o agli spazi angusti di una modernità che tante volte inghiotte e imprigiona l’individuo, così come la proposta di simboli formali, come le tenaglie, che appena appaiono sono subito dissimulati, in una ricerca cromatica mai eccessiva. La ricerca predominante infatti è nell’astratto, e risiede nella capacità di astrarre le forme concrete e reali per combinarle in un equilibrio formale e di colori apparentemente rassicurante. L’osservatore resta cosi in sospeso fra l’interrogativo ansioso e misterioso sul significato di tali forme e l’appagamento estetico che esse generano, in un gioco percettivo e immaginativo che non stanca mai, pur non essendo affatto nativi un operatore estetico. Egli è e sarà sempre un artista che ci propone una profondità dei contenuti e dell’animo umano, qui inteso come “labirinto” sottoposto alle antitesi della vita e della morte, dell’ombra e della luce, del perdersi e del ritrovarsi. La formula che egli riesce a produrre in ogni opera, è talmente equilibrata, da suggerire una sorta di catarsi della mente e dello spirito».

La mostra, ad ingresso gratuito, si potrà visionare fino al 3 settembre nei seguenti giorni e orari: mercoledì, giovedì, sabato e domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 e venerdì dalle 15:00 alle 21:00.

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Pubblicato il 05 Agosto 2022
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