In dogana con soldi e lingotti d’oro, fermati dalla Guardia di Finanza a Chiasso
Fermati due tentativi di introduzione di valuta e oro non dichiarati per importi superiori a 10.000 euro
Nei giorni scorsi, presso il valico di Brogeda Autostradale, i funzionari del l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli e i militari della Guardia di Finanza del Gruppo Ponte Chiasso hanno intercettato e fermato due soggetti, l’uno di nazionalità belga residente in Italia e l’altro di nazionalità turca residente in Danimarca, impedendo due tentativi di introduzione di valuta e oro non dichiarati per importi superiori a 10.000 euro.
La normativa valutaria, come modificata dal Reg. UE n. 2018/1672 e dal Reg. UE n. 2021/776, ha incluso, infatti, nella nozione di «denaro contante» per cui è previsto l’obbligo di dichiarazione nel caso in cui il valore sia pari o superiore a 10.000 euro (art.2 Reg. UE n. 2018/1672), oltre alla valuta, agli strumenti negoziabili al portatore e alle carte prepagate, anche i «beni utilizzati come riserve altamente liquide di valore», ossia le monete con un tenore in oro di almeno il 90% e i lingotti con un tenore in oro di almeno il 99,5%, precedentemente soggetti alla legge n. 7/2000 recante la disciplina del mercato dell’oro.
In un caso, sono stati rinvenuti 1.695 euro e 5 lingotti, ciascuno del valore di 1.790 euro al cambio del giorno, per un totale di 10.645 euro. Nell’altro caso, sono stati rinvenuti 3.374 euro, (di cui 750 euro e 19.500 corone danesi, pari a 2624,51 euro al cambio del giorno) e 5 lingotti, ciascuno del peso di 100 grammi e del valore di 5.598 euro al cambio del giorno, per un totale di 27.990 euro.
Entrambi i trasgressori, sussistendone le condizioni, sono stati ammessi al beneficio dell’oblazione immediata, con il pagamento contestuale dell’importo, rispettivamente, di 200 euro (sanzione minima prevista dal D. Lgs. 195/08 per il caso in cui l’eccedenza non superi il limite di 10.000 euro) e di 3.204,68 euro (pari al 15% dell’eccedenza superiore al limite di 10.000 euro).
L’attività posta in essere, volta a garantire l’osservanza delle prescrizioni del Decreto legislativo n. 195/08 in materia valutaria, si inquadra in un più generale dispositivo di controllo al confine, in costante sinergia tra l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli e la Guardia di Finanza.
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