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A Maccagno il super ponte tattico: in 5 minuti diventa un attracco galleggiante

Il genio militare ha disposizione uno strumento utilissimo per gestire le emergenze in acqua dolce: un “traghetto“ costituito a moduli e trasportabile su camion schierato nella simulazione “Odescalchi“

L\'attracco mobile del Genio militare

I militari correggono subito: «Si chiama traghetto», ma appare come un pontile di attracco a tutti gli effetti e posizionato davanti al parco Giona, a Maccagno con Pino e Veddasca: è forse la struttura a prima vista meno spettacolare fra quelle messe in campo in una mattinata di maxi simulazione di disastri per testare gli strumenti d’intervento, durante l’esercitazione Odescalchi.

Eppure il ponte galleggiante motorizzato del genio militare è un prodigio della tecnica e stupisce, ascoltando le potenzialità nei teatri d’impiego. «È tecnicamente un traghetto», spiega la caporale scelto Mariagrazia Fontanarosa del secondo reggimento Genio poteri dell’esercito «ed ha un impiego tattico: viene lanciato dopo l’arrivo sul posto di mezzi motorizzati come camion e viene montato in pochissimo tempo».

In quindici minuti si ha la possibilità di attivare un approdo sicuro ancorato a terra su una struttura composta da moduli in vetro-resina che assicurano il perenne galleggiamento. È uno strumento appunto «tattico» quindi nato per essere impiegato in combattimento, ma in realtà serve per risolvere questioni logistiche legate più che altro ad impieghi civili, sulle calamità.

Un esempio? Per arrivare sulla sponda piemontese con una cisterna, in assenza di battelli civili, un mezzo nautico militare potrebbe traghettare il mezzo servendosi proprio di questo traghetto mobile. Gli strumenti nati per essere impiegati in operazioni belliche spesso hanno visto una riconversione operative in ambito civile, basti pensare all’impiego dei ponti “Bailey“ (realizzati da un reticolo di tubi che si prestano ad ogni genere di impiego), tanto che che ogni reggimento del genio militare ha a rotazione l’incombenza di gestire e tenere oliato l’apparato “PU.CA“ (Pubblica calamità): una colonna di mezzi pronta a partire entro un’ora dall’allettamento che opera in ogni condizione meteo e ogni scenario.

Il ponte d’attracco piazzato a Maccagno deve venire controllato abbastanza spesso dal personale che comprende le squadre di impiego di questo presidio: il beccheggiamento della struttura dovuto al moto dell’acqua va di volta in volta corretto manualmente.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it
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Pubblicato il 15 Giugno 2022
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