Il ritorno trionfale di Mark Cavendish al Giro, sua la tappa del lago Balaton
L'esperto sprinter britannico ottiene il 16° successo di tappa in carriera nella corsa rosa battendo tutti nell'ultima frazione ungherese. Van der Poel sempre in rosa, martedì la salita all'Etna
Qundici vittorie ottenute al Giro d’Italia tra il 2008 e il 2013. Poi una lunga assenza dalla corsa rosa, un periodo di declino – e del resto la carta d’identità non mente – e una giovinezza ritrovata fin dalla scorsa stagione. Con questo background, forte anche di un titolo mondiale in bacheca, Mark Cavendish è tornato al Giro e si è tolto lo sfizio di centrare la tappa numero 16 della sua carriera, quella arrivata oggi (domenica 8 maggio) sulle rive del Lago Balaton. (foto Giro d’Italia)
Nell’ultima frazione disputata in Ungheria il 36enne velocista della Quick Step-Alpha Vinyl si è imposto al termine di uno sprint meraviglioso: messo in condizione di disputare la volata grazie al lavoro di Ballerini e Morkov, Cavendish è partito lunghissimo ma non ha mai ceduto la testa del gruppo andando a tagliare il traguardo con discreto vantaggio sul francese Demare (FDJ) e sul colombiano Gaviria (UAE) due degli altri favoriti di giornata. Quarto l’eritreo Girmay (Intermarché), quinto e primo degli italiani il bresciano Mareczko per il quale ha lavorato anche la maglia rosa Van der Poel.
L’olandese della Alpecin-Fenix resta naturalmente leader della corsa anche se alla ripresa delle ostilità, martedì, dovrà difendere il primato dagli scalatori puri. Dopo un lunedì di riposo (relativo: tra stasera e domani si viaggia verso l’Italia) si ricomincia infatti dalla prima tappa di montagna, da Avola all’Etna per 172 chilometri con scalata finale verso il vulcano.
Non la frazione dove si può vincere il Giro – troppo presto ovviamente – ma quella in cui lo si può perdere se qualche uomo di classifica dovesse incontrare qualche difficoltà o non fosse pronto a puntino per la prima battaglia d’alta quota.
Al Balaton intanto, la tappa è vissuta su una lunga fuga tutta italiana con Samuele Rivi della Eolo-Kometa e la coppia della Drone Hopper-Androni formata da Mattia Bais e Filippo Tagliani anche se quest’ultimo si è defilato prima del ritorno del gruppo. Nel finale non ci sono state azioni di rilievo con il gruppo comandato dalle squadre degli sprinter: ad avere la meglio come detto il grande “Cav” che (a quota 53) nella graduatoria dei vincitori di tappa nei tre grandi Giri è terzo. Davanti a lui Eddy Merckx (63) e Mario Cipollini (57), subito dietro Alessandro Petacchi (52) e Alfredo Binda (45).
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