Il comitato: “Non trasformiamo l’ospedale di Luino in un Risiko dei partiti”
L'avvocato Furio Artoni interviene sulle ultime novità legate all'ospedale di Luino. "L'ospedale di comunità? Asst venga a spiegare ai sindaci cos'è"
Sulla questione legata alla nuova configurazione dell’ospedale di Luino il comitato “Ospedale 3.0” in una nota specifica quali siano le posizioni in merito all’ospedale di comunità, proponendo un incontro con Asst e gli amministratori locali.
Dopo aver accolto con favore le prese di posizioni di fratelli d’Italia con l’avv. Pellicini, che si è associato al comitato ospedale Luino 3.0 e la scelta del Comune di Maccagno di unirsi all’impegno del nostro nosocomio, ho constatato che finalmente si sta muovendo qualcosa.
La mia considerazione è che cominciare a riparare il tetto dopo quattro anni d’inerzia è sicuramente un buon inizio ma insufficiente a dimostrare la volontà di mantenere una struttura nella piena efficienza.
Il tetto è indispensabile ad una casa, come lo è la fognatura e tutto il resto…
Il tetto è il primo passo per avere un edificio e non mi sembra che sia la rivoluzione del secolo, però è un inizio.
Quello che mi spaventa è che manca del tutto un progetto complessivo .Scorrendo le pagine locali ho constatato che dopo la nascita del comitato ospedale Luino 3.0 si sono mossi diversi esponenti politici. Il fatto preoccupante è i vertici aziendali dell’asst non hanno preso contatti con nessuno dei sindaci del territorio che io sappia , preferendo avere come interlocutori i consiglieri di opposizione della lista # luinesi, leghisti.
Come deve essere interpretata tale circostanza? Che i vertici dell’Asst preferiscono parlare solo con una parte politica ? Ma l’ospedale di Luino non dovrebbe essere per tutto il territorio di Luino e non di un partito politico.
E cosa è questo Ospedale di Comunità? Figura misteriosa dietro alla quale si nasconde una nuova volontà di bloccare ogni iniziativa a favore del nostro nosocomio?
Non c’è il rischio che l’ospedale di comunità diventi una propaggine del monsignor Comi gestita da cooperative vicine a qualche partito?
Sarebbe dovere dei tecnici dell’ASST illustrare tale progetto ai Sindaci della zona e non confrontarsi solo con consiglieri di una minoranza , che sono sicuramente persone degnissime , ma senza alcuna qualifica per illustrare un progetto ospedaliero, come del resto lo è anche il sottoscritto, sia ben chiaro.
Se trasformiamo le scelte e le decisioni per l’Ospedale di Luino in un risiko dove i vari partiti prendono posizione perchè debbono difendere l’interesse di uno schieramento, il rischio è che Luino crolli definitivamente.
L’ospedale di Cittiglio in questo momento sta godendo di migliori e maggiori attenzioni da parte della sanità regionale ed i rapporto con l’ospedale di Luino è un rapporto non di collaborazione ma di vasi comunicanti . Ovviamente a discapito del nostro nosocomio che si trova svuotato pur avendo strutture maggiormente idonee rispetto a Cittiglio . Si pensi solo all’eliporto che a Luino è perfettamente a norma anche se con manutenzione carente, mentre a cittiglio l’Eliporto sembra non rispettare gli standard di sicurezza. come già uscito sulla stampa locale.
Il comitato che rappresento è pronto a far sì che le redini dello stesso siano prese da una rappresentanza istituzionale l’ideale sarebbe il Sindaco di un Comune che soffre maggiormente la distanza.
Ora se esiste un progetto concreto per l’Ospedale di Luino, e non passerelle, lo si illustri alle figure istituzionali del territorio, in primo luogo ai Sindaci che rappresentano la popolazione.
Questo è una modo di fare vera politica che significa progettare il futuro, il resto è risiko che lascio volentieri agli altri.
Avv. Furio Artoni
Comitato ospedale Luino 3.0
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