” La nuova sanità nasce già vecchia”: critiche dell’opposizione alla riforma
Molti i dubbi sollevati dal consigliere Astuti del PD e da Fumagalli dei 5Stelle sulla revisione della legge 23 presentata da Fontana e Moratti
Le reazioni dei consiglieri regionali di opposizione alla presentazione della legge di riforma delle 23 presentata dal Presidente Fontana e dalla vice Moratti
“Non è questa la riforma che serve ai lombardi. Non che ci aspettassimo di più, ma se con Maroni si parlava di evoluzione del sistema sanitario lombardo, oggi la parola d’ordine è sviluppo. Insomma, Moratti e la Lega tengono in piedi un sistema che non ha funzionato e semplicemente, utilizzando le risorse del PNRR, aggiungono alcuni degli elementi che il Governo aveva imposto di introdurre a dicembre scorso e quanto necessario per ottenere le risorse europee, dopo la fine della sperimentazione della riforma del 2015. Dubitiamo fortemente che questo strano mix, senza cambiamenti più profondi, possa funzionare. Ora finalmente c’è un testo, speriamo di poterci confrontare apertamente in Consiglio regionale» dichiara il consigliere del Pd in Regione e membro della commissione Sanità Samuele Astuti.
«Quella di Moratti e Fontana è una controriforma. Invece di cambiare integralmente il sistema, e adeguarlo ai bisogni concreti di assistenza dei lombardi, si privilegia la burocrazia delle ATS per favorire il privato e frenare la sanità pubblica. Serviva una radicale innovazione del sistema e una ristrutturazione generale; è stato elaborato qualche misero ritocco che non risolverà i problemi di una sanità territoriale mai fino ad ora considerata. Evidentemente questo centrodestra non intende garantire la salute ai lombardi negli anni a venire. La nuova sanità Lombarda nasce già vecchia» le parole di Marco Fumagalli, consigliere regionale del M5S Lombardia.
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