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Dove e quanto stanno crescendo i contagi in Lombardia? L’analisi provincia per provincia

La maggiore contagiosità della variante Delta, sempre più prevalente anche da noi, e la campagna vaccinale ancora incompleta, stanno provocando un rialzo dei numeri dopo un lungo periodo di decrescita

coronavirus

Siamo tornati ad assistere ad un aumento dei contagi nel nostro Paese: a livello nazionale, regionale e anche nella nostra provincia di Varese. La maggiore contagiosità della variante Delta, sempre più prevalente anche da noi, e la campagna vaccinale ancora incompleta, stanno provocando un rialzo dei numeri dopo un lungo periodo di decrescita di ogni indicatore.

Se la tendenza al rialzo è evidente è importante comunque addentrarsi nei dati per capire meglio di che cosa stiamo parlando e quali sono i territori più a rischio.

Partiamo da una premessa opportuna: se i contagi ripartono è anche perché la campagna vaccinale è lungi dall’essere completata.

In Regione Lombardia, dove ora le somministrazioni stanno procedendo rapidamente, solo il 44% della popolazione ha completato il ciclo di vaccinazione e ha dunque una protezione adeguata contro il virus e le sue varianti. Il 65% della popolazione ha almeno una dose, che dà una protezione spesso non ancora sufficiente, e il 35% della popolazione risulta priva di vaccino, tra le quali molte fasce a rischio che tuttora, per diverse ragioni, hanno scelto di non vaccinarsi.

Parliamo di qualche milione di persone che ha una assente o incompleta copertura immunitaria nei confronti del virus.

L’analisi nelle province

Ma veniamo ai dati sui contagi. In Regione Lombardia la media dei nuovi contagi settimanali ogni 100mila abitanti è tornata a crescere dieci giorni fa e oggi si assesta a 17 nuovi contagi settimanali ogni 100mila abitanti. Sono numeri bassissimi se confrontati con quanto accadeva durante l’ultima ondata quando questo indicatore arrivò a 330, ma ricordiamoci che il sistema delle fasce a colori fissava dei limiti oltre il quale scattavano delle disposizioni: oltre i 50 la zona gialla, oltre i 150 quella arancione e oltre i 250 quella rossa.

Oggi in Lombardia la situazione più delicata sembra essere quella di Lodi dove i contagi hanno già superato la soglia dei 50 nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti. Una tendenza marcata la si vede anche nella provincia di Cremona dove attualmente si registrano 32 nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti.

Per capire quali province mostrano una crescita più marcata rispetto alle altre abbiamo costruito un grafico che mostra la distanza della crescita dei casi settimanali ogni 100mila abitanti rispetto alla media regionale. Scopriamo così che Varese e Milano sono lievemente al di sopra della crescita regionale mentre Cremona e Lodi lo sono in modo decisamente più marcato.

Un dato complessivo che ci indica come la rilevazione del virus stia crescendo è quello della percentuale di tamponi positivi rispetto al totale di quelli effettuati. Questa percentuale è tornata a crescere e ci dice che a parità di tamponi eseguiti sono di più i contagi rilevati.

I ricoveri

Se questi sono i dati sui contagi il grosso punto di domanda resto quello di cosa accadrà ai ricoveri ospedalieri. Sappiamo che il problema di questa pandemia non sono tanto i contagi in se quanto la percentuale di contagiati che sviluppa sintomi gravi della malattia. Una percentuale che pur essendo piccola nelle precedenti ondate epidemiche aveva messo in ginocchio il sistema ospedaliero.

Quanti sono i rischi che quanto accaduto si ripeta con la stessa intensità? Sappiamo che oggi le fasce più a rischio, che sono sostanzialmente gli anziani, hanno una buona percentuale di copertura vaccinale. Quelle intermedie un po’ meno e i giovani meno di tutti. Per questo tutta l’attenzione adesso dovrà andare sui dati della crescita di ricoveri e terapie intensive perché quello sarà il termometro per valutare la situazione. Attualmente possiamo dire che non si assiste ad una crescita dei ricoveri.

Pubblicato il 15 Luglio 2021
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