Contributi per colonnine elettriche di ricarica, la Regione investe 3,7 milioni
La cifra è stata stanziata per le piccole e medie imprese che realizzeranno infrastrutture di ricarica elettrica sul territorio
Ammonta a 3,75 milioni di euro, a fondo perduto (in due anni), lo stanziamento della Regione Lombardia destinato alle Piccole e medie imprese (Pmi) per la realizzazione delle infrastrutture di ricarica elettrica sul territorio.
La Giunta su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, di concerto con l’assessore a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, ha approvato una delibera che destina alle Pmi 1.750.000 euro nel 2021 e 2 milioni nel 2022. Un provvedimento che fa seguito ai 5 milioni a fondo perduto per lo stesso motivo stanziati il 15 febbraio 2021 per gli Enti pubblici.
AUMENTARE LA MOBILITÀ SOSTENIBILE – «Il nostro obiettivo – dice l’assessore Cattaneo – è chiaro: aumentare la mobilità sostenibile per favorire l’utilizzo di veicoli a emissioni zero così da ridurre i gas climalteranti nonché gli inquinanti, quali Pm10 ed Nox. Solo ieri abbiamo dato notizia degli incentivi per sostituire il parco auto più inquinante con auto maggiormente performanti. In questo caso lo facciamo attraverso la realizzazione d’infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici destinati alle Piccole e medie imprese».
CONSENTIRE AI CITTADINI DI SCEGLIERE CON CONSAPEVOLEZZA – «Prosegue l’impegno concreto della Regione – aggiunge l’assessore Terzi – a favore della mobilità elettrica. Questa come le altre misure messe in campo mirano ad agevolare la diffusione delle infrastrutture di ricarica. In modo da consentire ai cittadini di scegliere liberamente e consapevolmente il veicolo elettrico. Fondamentale infatti è garantire una progressiva capillarità nella copertura del territorio».
50% DELLE SPESE AMMISSIBILI – La dotazione finanziaria di 3.750.000 di euro è messa a disposizione da Regione nell’ambito accordo del 14 luglio 2020 tra Lombardia e Ministero per il Sud e la Coesione territoriale. Si tratta di un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, per un massimo di 150.000 euro. Non cumulabili con altri contributi per investimento di natura regionale, statale e comunitaria per le medesime opere. (LNews)
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