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Alluvione di ottobre, ammontano a 60 milioni di euro i danni

Lincio: “Contributo governativo per tutto il Piemonte è di 100 milioni, mi impegnerò in tutti gli ambiti istituzionali per ottenere un incremento delle risorse”

Sfiora i 60 milioni di euro, 59 milioni e 771 mila, l’ammontare dei danni causati dal ciclone “Brigitte”, così i meteorologi hanno battezzato l’ondata di maltempo del 2-3 ottobre scorsi, nel Verbano Cusio Ossola. L’ha detto il presidente della Provincia, Arturo Lincio, aprendo la video conferenza stampa di fine anno. “Se pensiamo – ha commentato – che il contributo governativo per tutto il Piemonte è di 100 milioni ci rendiamo conto delle difficoltà che ci attendono. Mi impegnerò, in tutti gli ambiti istituzionali, per ottenere un incremento delle risorse”.

Giandomenco Albertella, delegato all’edilizia scolastica, ha elencato gli interventi effettuati, in corso d’opera e programmati per il 2021 nelle scuole di competenza provinciale: un impegno di spesa di 4.100.000 euro. Il vicepresidente Rino Porini, ha fatto il punto sulla viabilità provinciale: “Sono in corso interventi per 600 mila euro, per la somma urgenza dalla Regione ce ne dovrebbero arrivare 180 mila. L’impegno più grosso, in questo momento, è portare a termine il passaggio di competenze ad Anas che dovrebbe essere completato a maggio 2021. Per ora ci compete portare a termine le manutenzioni ordinarie e straordinarie sulle strade ancora di nostra competenza. Come abbiamo fatto nei giorni scorsi a Meggiana. Interventi per 1.100.000 euro. Il 2021 sarà l’anno buono per la messa in sicurezza del ponte di Gignese, sulla provinciale delle Due Riviere e della provinciale di Valle Strona”.

In chiusura, Lincio, ha ricordato la richiesta al presidente del Piemonte Alberto Cirio di avviare consultazioni per la costituzione della Commissione intergovernativa sul potenziamento della linea del Sempione “penalizzata rispetto ad altre direttrici”. Riferimento alla galleria di base sotto il Monte Ceneri, entrata in funzione il 13 dicembre. Meò 1992, nel referendum su Alp Transit (denominazione svizzera della trasversale ferroviaria alpina), gli elettori della vicina confederazione s’erano espressi per il mantenimento della doppia opzione sotto il Gottardo e sotto il Sempione. Ma l’alleanza Zurigo-Lombardia ha funzionato, quella tra Berna e il Piemonte no.

Pubblicato il 29 Dicembre 2020
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