Giovanni, 26 anni, carabiniere: “Ecco perché ho scritto il messaggio ai bimbi sulla lavagna della scuola”
Giovanni Cantalupo, di Caivano, 26 anni e Luigi Giaquinto di Moncalieri classe 1968, appuntato scelto: sono loro gli ideatori della scritta che ha conquistato i bimbi delle elementari del paese
Il servizio al seggio.
«Buongiorno e arrivederci» a chi va a votare. Quattro chiacchiere col collega e le guardie armate di notte, ché le urne non sono una polveriera, ma non si sa mai.
Ore passate in divisa che per molti sono sigarette mai spente (alla fine del turno, beninteso) e per altri rappresentano un’opportunità per fare un salto indietro nel tempo. E lì arrivano i ricordi dell’odore dei banchi, e dei quaderni o delle matite temperate, le forme strane delle sedie piccole e quest’anno un ricordo che va a braccetto con la malinconia e che fa arrivare il pensiero a tenti piccoli ometti e donnine costretti ad arrivare a scuola senza darsi la mano, senza potersi dare un bacino o giocare coi compagni di un’altra classe: maledetto covid.
C’era bisogno di un messaggio di incoraggiamento, che i carabinieri di guardia al seggio nelle scuole elementari di Grantola hanno voluto lasciare sulla lavagna.
“Voi siete il nostro futuro”, il messaggio dei carabinieri di Marchirolo ai piccoli studenti
Un messaggio. E che messaggio: “Grazie per averci ospitato nella vostra magnifica scuola.
Questo posto ci ha portati indietro nel tempo Continuate a studiare perché sono grazie al vostro impegno questo mondo sarà un posto migliore. Voi siete il nostro futuro
I Carabinieri di Marchirolo Giovanni e Luigi.
Sono Giovanni Cantalupo di Caivano, 26 anni, carabiniere, e Luigi Giaquinto di Moncalieri classe 1968, appuntato scelto, entrambi in forza alla stazione carabinieri di Marchirolo, compagnia di Luino.
«Abbiamo pensato a un messaggio che potesse colpire i bambini al loro rientro a scuola», spiega il carabiniere Giovanni che è stato fisicamente l’estensore del messaggio vergato a mano, sulla lavagna e in bella grafia (altro esempio non da poco).
E i bimbi, come l’hanno presa? «Non credevano ai loro occhi. E questo è il regalo più bello he potessero farci», conclude Giovanni Cantalupo, il carabiniere semplice che i gradi li ha conquistati sul campo, almeno nel cuore dei piccoli bimbi.
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