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Dallo Zambia a Vergiate, i 55 anni di sacerdozio di don Claudio Bernasconi

La Comunità Pastorale “San Giacomo e Santa Teresa di Calcutta” ripercorre con affetto la storia del parroco, iniziata nella Milano degli anni Sessanta, proseguita in Africa e in provincia di Varese, passando per l'Amazzonia

Vergiate Varie

“Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare” (Lc 17, 7-10). Può la vita di un uomo essere racchiusa in un’unica frase? Dipende. Nel caso di don Claudio certamente sì!

L’uomo e sacerdote di cui si parla è don Claudio Bernasconi, inviato nella parrocchia di Vergiate il 10 giugno 1994; la frase evangelica citata ha da sempre accompagnato la vita di don Claudio e il suo modo di essere.
Non basta comunque una semplice frase per rendere onore alla testimonianza che don Claudio ogni giorno dona a Vergiate da ormai 26 anni. Per questo, in occasione del suo cinquantacinquesimo anniversario di sacerdozio, che ricorre il 26 giugno, la Comunità Pastorale “San Giacomo e Santa Teresa di Calcutta” ha deciso di dedicargli questo articolo.

Nato a Milano il 14 novembre 1936, don Claudio è entrato nel Seminario Ambrosiano ventenne. “Una vocazione adulta”, come lui ama ricordare. Dopo l’ordinazione sacerdotale, ha ricoperto, come primo incarico, il ruolo di vicerettore del Seminario di Venegono (VA). Dopo alcuni anni, è diventato coadiutore della parrocchia di San Gregorio Magno a Milano, dove si è preso cura dell’oratorio maschile. Nel 1980, su richiesta dell’arcivescovo Carlo Maria Martini, don Claudio ha dato animo alla sua vocazione missionaria accettando di partire per lo Zambia come fidei donum. Così, fino al 1994, è stato parroco di Chirundu e superiore della Missione Zambiana. Molte le avventure vissute, come la costruzione di scuole e dell’ospedale “Mntendere Mission Hospital” che ancora oggi è il punto di riferimento per il sud del Paese e anche per lo Zimbabwe. Rientrato in Italia, ha proseguito il ministero proprio a Vergiate, dove, da residente con incarichi pastorali, è anche cappellano del Villaggio del Fanciullo.

La viva testimonianza missionaria di don Claudio, oggi ottantatreenne, non si è esaurita in Africa. Infatti, nel 2018, in occasione del Sinodo straordinario per l’Amazzonia indetto da Papa Francesco, don Claudio ha intrapreso un viaggio oltreoceano per fare visita alla missione di fra Paolo Braghini, frate cappuccino cresciuto a Sesona e ora missionario tra le popolazioni indios. Tornato dopo tre settimane, ha riportato la testimonianza di fra Paolo a tutta la Comunità Pastorale, suscitando vivo interesse e animando lo spirito missionario parrocchiale.
Nel settembre 2019 ha fatto ritorno in Africa, che sempre porta nel cuore, visitando quella che un tempo è stata la “sua” missione. Come da lui affermato durante la festa della famiglia nel gennaio 2020: “La missione è anche collaborazione, utile per far crescere la nostra fede e dei destinatari della missione, per rendere piú abitabile il mondo e per unirci come fratelli e sorelle nell’unica famiglia dei figli di Dio, nella convinzione che ciò che possiamo fare, in paragone a quanto ci viene dato, è sempre poco!”.

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La missione di don Claudio non è mai terminata, è anzi proseguita costantemente nel corso degli anni. Nel 2015, in occasione del cinquantesimo anniversario di sacerdozio, il gruppo FEM (Fede Energia Motivazione: tre parole-chiave nella vita di don Claudio) ha realizzato uno spettacolo che ha messo in scena la vita e la testimonianza costante, discreta e silenziosa di don Claudio; i proventi raccolti nella serata hanno permesso di donare una sterilizzatrice per l’ospedale di Chirundu, dono ricevuto come manna dal cielo, che permette di evitare un viaggio giornaliero di 200 km per sterilizzare i ferri utili per eseguire il parto cesareo.

Per questa occasione speciale la Comunità Pastorale, inoltre, ha pensato di rivivere alcuni momenti vissuti da don Claudio durante questi anni a Vergiate. Per questo motivo, sul sito della CP è presente un articolo ricco di ricordi e frammenti di vita, oltre a una ricca galleria fotografica che ripercorre gli eventi piú significativi.
Caro don Claudio, grazie per la vitalità, l’energia e il sorriso con i quali hai sempre portato la tua importante testimonianza tra noi. Preghiamo affinché la tua chiamata diventi per noi modello di fede ed esempio di umiltà e perseveranza.
Grazie e auguri!

Comunità Pastorale “San Giacomo e Santa Teresa di Calcutta” – Vergiate

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 26 Giugno 2020
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