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“Pizza sospesa” e porzioni di cibo al termine delle consegne a domicilio

Il gesto di solidarietà dell’osteria Agnello di Taino che per rispondere all'emergenza coronavirus ha deciso di lasciare fuori dal ristorante un cesto con piccole porzioni di cibo, imbustate e confezionate

Solidarità Taino - Agnello

Pizza sospesae porzioni di cibo a disposizione delle persone più bisognose. L’osteria Agnello di Taino risponde così, con un gesto di solidarietà, all’emergenza coronavirus che da un mese ha stravolto la quotidianità della nostra vita.

«Non nego di essermi spaventata, soprattutto quando il sindaco ha comunicato un primo caso di positività a Taino – racconta Filomena Filadoro, energica titolare dell’osteria – Insieme a mio marito, abbiamo deciso tuttavia di tenere aperto (tramite servizio di consegna a domicilio, ndr)».

Come racconta la titolare, la scelta si è rivelata vincente per l’osteria, con tanto di servizio a domicilio esteso anche ai paesi limitrofi, sebbene non sia è facile far fronte alle tante richieste che arrivano ogni giorno: «Mi ritengo una persona con il cuore sensibile – commenta Filomena -, la scorsa settimana guardando i telegiornali ho visto e sentito storie di persone in difficoltà e senza soldi per poter mangiare. Ho pensato così di mettere a disposizione in piccole porzioni confezionate il cibo che veniva avanzato al termine delle consegne».

Ma non solo i piatti dell’osteria, l’Agnello propone l’idea della “pizza sospesa”, con la possibilità di chiamare il ristorante in centro a Taino e lasciare fuori dal ristorante anche una pizza, oltre al cibo avanzato dalle consegne: «In questi giorni un po’ difficili è capito che alcune persone volessero donare una pizza a chi si trova in difficoltà – prosegue la ristoratrice – Sono molto innamorata di Napoli e quindi, parlando con mio marito e mio cognato, ho pensato all’idea della “pizza sospesa”, proprio come si fa a Napoli quando si offre il caffè».

Delle venti porzioni di paella lasciate ieri sera fuori dal ristorante, ne sono rimaste soltanto sette, segno che il gesto di Filomena è stato sicuramente d’aiuto per più di qualcuno: «Mi appello alla coscienza di tutti, anche perché è impossibile sapere se tutte le persone che sono passate dal ristorante avessero realmente bisogno. Quello che cerco di fare è dare un po’ di normalità in questo momento particolare e anomalo».

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Pubblicato il 04 Aprile 2020
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