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Contagi ancora in crescita: il sistema regge ma solo con la collaborazione di tutti

1280 casi positivi in più nelle ultime ore mentre salgono a 414 i ricoverati in terapia intensiva. In provincia di Varese i positivi sono 44 , dodici in più

mascherina coronavirus

Sono ancora in crescita i numeri del contagio di coronavirus in Lombardia. L’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha descritto uno scenario che permane preoccupante: solo oggi si sono registrati 1280 casi in più di ieri. La cifra globale è di 5469 positivi al coronavirus di cui 2802 in ospedale ( 585 in più di ieri) e di questi 440 in terapia intensiva ( aumentati di 41). Cresce anche il numero delle persone decedute: 76 nelle ultime ore per un totale di 333 morti risultati positivi al test.

Le aree più colpite rimangono quelle di Bergamo e Cremona anche se una significativa crescita è stata registrata anche a Brescia con 238 nuovi pazienti mentre a Bergamo sono stati trovati 248 positivi. A Cremona l’andamento non è ancora stato stabilizzato, mentre le misure drastiche adottate nella fascia del Lodigiano evidenziano risultati con numeri che sono finalmente in contrazione.

Varese rimane ancora lontano dalla diffusione epidemica anche se i casi, nelle ultime ore, sono aumentati fino ad arrivare a 44.

L’assessore Gallera ha di nuovo invitato tutti a prestare attenzione alle norme decise per contrastare la diffusione del virus: « Solo così riusciremo a garantire la tenuta dei nostri ospedali che continuano a riconvertire spazi e reparti per ospitare i nuovi casi. In pochi giorni sono stati recuperati 223 nuovi posti di terapia intensiva che arriveranno entro 7 giorni a 150. Reparti di medicina sono stati trasformati in pneumologie o subintesive dove vengono accolti quei pazienti che non hanno bisogno di essere intubati ma richiedono una ventilazione assistita. Per questo siamo passati da 200 a 1600 Cpap, i caschi per la ventilazione e ne stanno arrivando altri 500».

L’invito è rivolto a tutti anche perché i rischi riguardano ampie fasce di popolazione. Attualmente, nelle terapie intensive i ricoverati hanno: nel 22% più di 75 anni, nel 37% tra i 65 e i 74 anni, nel 33% dei casi tra i 50 e i 64 anni, e l’8% tra 25 e i 49 anni.

«La situazione dei nostri ospedali regge» ha assicurato Gallera. Ma ci vuole la collaborazione e l’aiuto di tutti.

Pubblicato il 09 Marzo 2020
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