Cna: “Ritorniamo alla normalità”
una rilevazione tra gli associati per affrontare l’impatto economico del Coronavirus
L’insorgere dell’emergenza sanitaria dovuta alla propagazione del Coronavirus sta provocando un repentino rallentamento delle attività economiche sia nelle cosiddette “zone rosse” sia nelle altre regioni d’Italia.
Cna si è da subito attivata per ridurre il disagio di imprese e artigiani, chiedendo la convocazione urgente di tavoli di confronto ai ministeri dello Sviluppo economico, delle Finanze, del Lavoro, dei Beni culturali, e portando all’attenzione dei membri del Governo alcune delle maggiori priorità.
UNA RILEVAZIONE TRA LE IMPRESE PER CONOSCERE L’IMPATTO NEI PARTICOLARI
«Riteniamo che sia essenziale assicurare equilibrio e ponderazione anche nella comunicazione per non creare allarmismi esagerati e non danneggiare l’immagine del Paese anche all’estero; occorre fronteggiare l’emergenza, limitando il più possibile i danni – sottolinea Luca Mambretti, presidente di Cna Varese -. Le imprese attendono misure efficaci di aiuto per contenere i danni diretti e indiretti che stanno subendo».
Per rafforzare e indirizzare al meglio l’azione delle istituzioni, Cna sta monitorando con una rilevazione capillare tra gli associati le principali difficoltà che le imprese incontrano in questi giorni. Da questa rilevazione verrà riportato quanto prima un quadro preciso della situazione che sia in grado di indicare le priorità degli interventi.
VENETO, EMILIA ROMAGNA E LOMBARDIA LANCIANO L’APPELLO ALLA POLITICA: “STOP ALLE RESTRIZIONI”
«No a nuove misure restrittive come quelle che stanno in ginocchio il tessuto produttivo dell’Italia e dunque l’economia del Paese. L’attività delle Regioni va portata quanto prima alla normalità». È La richiesta unitaria quella che arriva a tutte le istituzioni, dal Governo ai presidenti di Regione, da parte delle tre Cna di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. I rappresentanti del mondo dell’artigianato nei giorni scorsi hanno dato vita a una task force con l’obiettivo di creare, pur nell’emergenza, un coordinamento che ora chiede un’inversione di rotta anche dal punto di vista della narrazione. «Nelle nostre Regioni si cerca di lavorare e andare avanti a produrre, nonostante tutto – è il messaggio dei tre presidenti – no dunque a ulteriori limitazioni e sensazionalismi che contribuiscono a dare un’idea sbagliata dei nostri territori».
In particolare il presidente di Cna Lombardia, Daniele Parolo, segnala il conclamarsi di un clima di allarme da temperare con lucidità e razionalità, «Perché – dice – non possiamo permetterci una paralisi economica che sta investendo le Regioni più produttive del Paese: le tre Regioni e il Governo Centrale dovranno necessariamente mettere in campo fondi strutturali e misure per incentivare, in modo diretto ed indiretto, le micro e piccole imprese, al fine di reinnescare un percorso di ritorno alla crescita. Auspichiamo che il Governo aumenti l’intensità e allarghi gli orizzonti dei primi provvedimenti presi ben al di là delle zone rosse».
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