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“È arrivata Lady Nanne”

L’attesa per l’apertura della cassa in arrivo da Milano col dipinto di Giovanni Boldini che si svela nei colori suggestivi del capolavoro

Il dipinto di Giovanni Boldini a Luino

L’apertura della cassa, come per il dietro alle quinte di un’opera teatrale, è il momento in cui la bellezza si svela per quello che è: genuina e diretta come l’attesa di qualcosa che si conosce perché vista o sentita diverse volte, ma mai da così vicino.

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Il dipinto di Giovanni Boldini a Luino 4 di 11

Così è stato l’arrivo del prezioso dipinto di Giovanni Boldini che a Palazzo Verbania oggi tutti aspettavano: dai volontari che stavano predisponendo gli spazi, al curatore Federico Crimi e alla direttrice artistica Chiara Gatti (nella foto sotto).

Sì, le locandine parlano di “Ritratto di Lady Nanne Schrader” nata Wiborg, la ricca nobile londinese appassionata dell’arte e forse anche di sé stessa se per rendersi immortale con un segno artistico scelse il migliore di tutti, l’autore che ai tempi l’intera Europa si contendeva per un ritratto, Giovanni Boldini appunto.

Ma quella complicità che unisce nei momenti di attesa trasforma anche le sale un po’ aristocratiche di Palazzo Verbania illuminato dal chiaro di mezzogiorno dell’inverno in un posto caldo e famigliare, in grado addirittura di battezzare la tela semplicemente come “Lady Nanne”.

«È arrivata Lady Nanne, eccola».

Sono le 13 e il furgone della ditta specializzata nei trasporti di opere d’arte entra lentamente nella rotonda e parcheggia davanti all’ingresso dove già campeggia lo stendardo che scende dal balconcino del primo piano: indica che tra pochi giorni qui si potrà vedere un capolavoro.

Il dipinto di Giovanni Boldini a Luino

Tela rara, appartenente a una collezione privata meneghina, per un mese, dal 15 dicembre al 15 gennaio, sarà il “capolavoro per Luino”, proprio come avviene da anni a questa parte a dicembre quando un dipinto importante viene esposto a Palazzo Marino, sede del municipio del capoluogo lombardo.

Il dipinto sarà dunque visitabile da domenica accompagnato da una collezione di gioielli della Belle Époque, musica d’arte e ricchi tessuti che sono stati il frutto dell’ispirazione artistica che Boldini seppe imprimere anche a importanti stilisti contemporanei.

Che quella di Luino sia un’importante occasione culturale da cogliere lo si percepisce quando la Dama esce dalla cassa per lasciarsi ammirare, sola nella sua realtà: colori di meraviglia che percorrono le forme di una donna sorniona e dallo sguardo ciarliero, il bianco della pelle che si fonde con un filo di perle e qualche grumo di rosso capace di fare un vestito. Così Lady Nanne è divenuta immortale.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it
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Pubblicato il 12 Dicembre 2019
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