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Giona, presto i lavori per liberare la foce

Rassicurazioni dalla Regione al sindaco Passera dopo il sopralluogo di oggi. “Entro il 31 dicembre via 30 metri cubi di detriti”

fiume giona maccagno con pino e veddasca

Un pendio scosceso e poi il lago. In mezzo un paese, Maccagno, che per 1,3 chilometri è segnato dal passaggio di un fiume, il Giona che qui si getta nel lago.

Da foto di cartolina a paese accidentato può bastare un’intensa pioggia, lo dicono le tragedie che pongono il Paese di fronte ad un bivio: lasciare tutto com’è o mettere al primo punto dell’agenda il dissesto idrogeologico. La via di mezzo non funziona.

È il senso della richiesta che in questi giorni il sindaco Fabio Passera ha dato alla sua richiesta d’aiuto, postando su facebook un sos: “Se non si fa nulla rischiamo una Livorno bis”.

A questo è seguita una risposta dell’assessore regionale Beccalossi e oggi, 13 settembre, l’incontro di un funzionario di Regione Lombardia recatosi sul posto.

«Sì, ho ricevuto rassicurazioni per la possibilità di utilizzare 150 mila euro entro la fine dell’anno, per una prima serie di lavori che partiranno dalla foce con l’obiettivo di rimuovere subito almeno 30 metri cubi di materiale. Poi nel 2018 si potranno utilizzare gli 800 mila euro per la progettazione dell’intero intervento sull’asta del fiume».

Un lavoro richiesto dal sindaco da anni, che quindi verrà fatto. Il punto è il “quando” intervenire.

«Sono contento che Regione Lombardia abbia raccolto il mio grido di dolore. Penso che il problema del dissesto idrogeologico di Maccagno come di altri, numerosi, comuni del Varesotto, debba essere oggetto di monitoraggio costante e frutto di una politica diversa di gestione del territorio: non è possibile chiedere di fare qualcosa di anno in anno. Occorre una visione più ampia».

Preoccupazioni esplicitate in un incontro in prefettura dello scorso luglio cui seguì una lettera indirizzata alla Regione per sottolineare il problema, visto l’avvicinarsi dell’autunno, stagione foriera di piogge.

Passera interviene anche sul tema della progettazione dei lavori, completata nei primi due stadi – preliminare e definitiva – e di essere in attesa del terzo stadio, quello esecutivo, «su questo stiamo aspettando la Regione».

Il sindaco annuncia pure che sul fronte dei lavori i tempi sono strettissimi e i termini devono essere contingentati entro il 31 dicembre. «Oltre non è possibile andare per spendere questa prima tranche di fondi. A breve avremo un nuovo incontro per definire i primi interventi, a Varese, tra una decina di giorni».

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Pubblicato il 13 Settembre 2017
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