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Deborah è partita per Dallas, ma la strada è ancora lunga

Grazie all’aiuto di tantissime persone la donna di Leggiuno affetta da una malattia rara, la MCS (Sensibilità Multipla Chimica), è riuscita a partire per la clinica di Dallas specializzata nella cura del male che la affligge. La famiglia chiede di continuare a donare per proseguire il percorso di cura

deborah iori

Deborah ha vinto la prima partita, ma per il successo finale la strada è ancora lunga e complessa. Grazie all’aiuto di tantissime persone la donna di Leggiuno affetta da una malattia rara, la MCS (Sensibilità Multipla Chimica), è riuscita a partire per la clinica di Dallas specializzata nella cura del male che la affligge.

A dare la notizia è stato il figlio Matteo, 19 anni, che ha ringraziato tutti e ha spiegato le prossime fasi: «Grazie al contributo di tantissime persone è stato possibile affrontare la “fase 1” del percorso di cura di mia mamma. E’ stato possibile effettuare il costoso volo sanitario (in particolari condizioni di volo e di equipaggiamento) che l’ha portata all’ Environmental Health Center di Dallas (Texas), dove si sottoporrà ad un intervento chirurgico e cure specifiche. Ora inizia quindi la “fase 2” per me e per la nostra famiglia: continuare a raccogliere i fondi per finanziare tutto il periodo di cura, i medicinali e quanto prescritto spiega Matteo -. Dobbiamo continuare a garantire la copertura finanziaria delle cure, perché diversamente saremo costretti a rimpatriarla in qualunque condizione ella si troverà. Le leggi americane sono molto rigide al riguardo, trattandosi di un sistema sanitario privato».

«Chiediamo a tutti voi di non abbandonarci, di continuare a sostenerci con le tante piccole donazioni che hanno consentito la realizzazione di questa importante fase e di coordinarvi con me (in calce i miei recapiti) informandovi delle iniziative: vi stiamo chiedendo sostegno e desideriamo fortemente che non venga strumentalizzata questa triste storia – continua Matteo -. Mentre mia mamma Deborah conduce la sua battaglia a Dallas, noi qui dobbiamo continuare a vivere, ad andare a scuola, sostenere gli esami di fine anno e tutto quanto appartiene alla vita più normale possibile di una famiglia. Desidero anche ricordare a tutti che non è possibile al momento sapere quale sarà la data effettiva del ritorno, dipende da tante variabili mediche, nonché dalla copertura finanziaria. Ricorderò sempre il 2015 come l’anno che mi ha fatto crescere e conoscere tantissime brave persone, sarà un anno speciale per noi, ma vi prego sosteneteci ancora e coordinatevi con me. Grazie di cuore, grazie per ogni sorriso, per ogni caffè che non avete bevuto, grazie per le iniziative, i Twitter, le idee: grazie. Insieme riporteremo mia mamma a casa e lei ci abbraccerà tutti».

Per donazioni: Deborah Iori – CREDITO BERGAMASCO – Ag. Gavirate (VA)
IBAN: IT05Y0503450250000000005155

Per ulteriori informazioni: salviamoDeborah@gmail.com

Pubblicato il 05 Maggio 2015
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