Angera e la Lega salutano Fausta per l’ultima volta
C'erano anche il capogruppo alla Camera Giancarlo Giorgetti, il sindaco di Varese Attilio Fontana, gli ex assessori provinciali Bruno Specchiarelli e Alessandro Fagioli, il segretario provinciale Matteo Bianchi e molti altri al funerale di Fausta Brovelli
 C’erano anche il capogruppo della Lega Nord alla Camera Giancarlo Giorgetti, il sindaco di Varese Attilio Fontana, gli ex assessori provinciali Bruno Specchiarelli e Alessandro Fagioli, il segretario provinciale della Lega Matteo Bianchi e molti altri al funerale di Fausta Brovelli, "La Fausta": molto più di una "attivista del movimento" della prima ora, una vera anima limpida del movimento.
C’erano anche il capogruppo della Lega Nord alla Camera Giancarlo Giorgetti, il sindaco di Varese Attilio Fontana, gli ex assessori provinciali Bruno Specchiarelli e Alessandro Fagioli, il segretario provinciale della Lega Matteo Bianchi e molti altri al funerale di Fausta Brovelli, "La Fausta": molto più di una "attivista del movimento" della prima ora, una vera anima limpida del movimento.
Erano in molti con gli occhi rossi a salutarla per l’ultima volta, indipendentemente dagli incarichi e dalle fortune politiche, mescolati con i cittadini della città sul lago Maggiore che la conoscevano da una vita, stretti nella chiesa parrocchiale di Angera attorno al fratello Aldo e alla nipote Maria Carla, a cui Fausta, con la stessa passione ed energia, ha fatto ben più che da zia.
 Un saluto commosso e composto, che ha visto un fuori programma, per una volta "capitanato" dallo schivo Giorgetti: la deposizione di una bandiera della Lega sopra la bara in uscita dalla chiesa. Un gesto per niente strumentale, di affetto e appartenenza, da parte di chi le ha voluto bene fino all’ultimo. E la bandiera ha finito per riposare con lei, nel cimitero di Angera. In conclusione di un funerale che, visto da lassù, sarà sicuramente piaciuto a Fausta: che ha solo salutato il mondo il mondo terreno, ma che continua a vivere nei cuori di tutti quelli che lei ha spronato alla passione civile.
Un saluto commosso e composto, che ha visto un fuori programma, per una volta "capitanato" dallo schivo Giorgetti: la deposizione di una bandiera della Lega sopra la bara in uscita dalla chiesa. Un gesto per niente strumentale, di affetto e appartenenza, da parte di chi le ha voluto bene fino all’ultimo. E la bandiera ha finito per riposare con lei, nel cimitero di Angera. In conclusione di un funerale che, visto da lassù, sarà sicuramente piaciuto a Fausta: che ha solo salutato il mondo il mondo terreno, ma che continua a vivere nei cuori di tutti quelli che lei ha spronato alla passione civile. 

 
   
  






