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Contrasto al lavoro sommerso, denunciate 4 persone

L'operazione è stata condotta dal comando provinciale Guardia di Finanza di Varese tramite i comandi locali. Scovati 9 lavoratori completamente in nero

Vasta operazione volta a contrastare il fenomeno del lavoro sommerso da parte della Guardia di Finanza della provincia di Varese. Lo scorso 12 aprile tutti i reparti territoriali della Guardia di Finanza di Varese, su direttive del Comando Provinciale, hanno attuato in contemporanea le operazioni, un piano ispettivo, specificamente programmato e preparato, articolato su tutto il territorio della provincia, volto a riscontrare precisi elementi informativi ed indizi su probabili fenomeni di “lavoro sommerso”, acquisiti sull’ordinaria attività di servizio istituzionale, preventivamente vagliati tramite l’utilizzo delle “banche dati” in uso al Corpo.

Le attività ispettive, con accesso nei locali aziendali, hanno riguardato 14 imprese, selezionate nell’ambito di un’ampia gamma di attività economiche, tra le quali, in particolare, citando solo quelle dove sono state rilevate violazioni: un’impresa di riparazione e sostituzione di pneumatici, un ristorante, tre bar, un istituto di bellezza, un’autofficina meccanica per riparazione di veicoli e un’impresa di costruzione. Sono stati individuati, in totale, 3 lavoratori irregolari e 9 lavoratori completamente “in nero”, tra i quali 2 di origine extracomunitaria.

Nell’ambito dell’azione ispettiva svolta, è stata individuata, tra le situazioni più rilevanti, un’impresa edile che si avvaleva della collaborazione di 2 dipendenti extracomunitari completamente “in nero”, uno dei quali irregolarmente presente sul territorio nazionale, in quanto in possesso di un permesso di soggiorno scaduto di validità; in proposito, si è provveduto ad attivare, nei confronti dello stesso, la procedura di emissione del provvedimento di espulsione dal territorio nazionale, da parte dell’Autorità di Pubblica Sicurezza, nonché a segnalarlo all’A.G. per il reato di “clandestinità”. Il datore di lavoro, che impiegava il lavoratore clandestinamente presente in Italia, è stato, anch’egli, denunciato all’A.G., per la specifica ipotesi di reato, prevista dalla normativa di settore.

Pubblicato il 20 Aprile 2011
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