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Pesci morti nel Tresa, arriva un’interrogazione in Regione

L'annuncio del consigliere regionale Longoni dopo la denuncia raccolta da Varesenews

pesci morti tresaPresenterò un’interrogazione consigliare per accertare eventuali responsabilità all’origine dei danni riportati dalla fauna ittica del fiume Tresa”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega Nord Giangiacomo Longoni, componente della Commissione Ambiente, a fronte della moria di pesci cui hanno direttamente assistito i pescatori nel tratto del fiume che va dalla diga di Creva al Lago Maggiore. “Già lo scorso mese di luglio a una mia interrogazione ha fatto seguito il “question time” in Consiglio regionale che ha portato all’individuazione dei responsabili di un fenomeno analogo verificatosi nell’Olona. In quel caso Arpa Lombardia e Asl avevano presentato una relazione in merito. Si trattava – ha puntualizzato il consigliere della Lega – del malfunzionamento di alcuni scolmatori, all’origine della moria dei pesci. Nel fiume Tresa, diversamente, stiamo assistendo ad un vero e proprio “spiaggiamento” degli esemplari ittici, dovuto alla continua variazione del livello delle acque. Alcuni esemplari di barbi, tinche, carassi, cavedani e altre specie sono stati, infatti, ritrovati coperti dalla sabbia. Essendo quelle del Tresa “acque internazionali soggette alle disposizioni della Convenzione Italo – Svizzera”, – ha ricordato Longoni – raccolgo non solo la preoccupazione degli enti locali italiani interessati, ma anche quella espressa dalle associazioni di itticoltura e dai responsabili del settore caccia e pesca del Canton Ticino. Il fiume Tresa è noto tra gli appassionati per essere un sito molto pescoso, che accoglie una gamma di speci molto variegata. Per questo, si rende necessario capire se il fenomeno può essere dovuto all’instaurarsi di un vero e proprio rimodellamento subito dall’ecosistema del fiume, con conseguente cambiamento dell’habitat preferito dai pesci. Da ultimo, ma non per importanza, occorre verificare se la capienza dell’alveo del Tresa possa ancora sopportare le ingenti piogge prevedibili proprio in questo periodo dell’anno, e se non vi siano rischi per la tenuta stessa del fiume. Dichiaro fin d’ora – ha concluso Longoni – la mia disponibilità affinchè Regione Lombardia stia al fianco e supporti in maniera adeguata Comuni interessati e Provincia che, d’altra parte, so già essere impegnati su questo fronte”.

Pubblicato il 18 Marzo 2011
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