Area ex Avir, “Difendere Sesto” lancia una nuova idea
L’area della storica vetreria è oggetto di un progetto di recupero focalizzato su un supermercato/centro commerciale, ma è tutto fermo. Il Comitato per la Tutela del Basso Verbano lancia un'idea provocatoria
L’area della storica vetreria è oggetto di un progetto di recupero focalizzato su un supermercato/centro commerciale, ma è tutto fermo. Il Comitato per la Tutela del Basso Verbano lancia un’idea provocatoria
L’area della storica vetreria è oggetto di un progetto di recupero
focalizzato sull’ennesimo supermercato/centro commerciale, ma è tutto fermo. Il Comitato per la Tutela del Basso Verbano lancia un’idea provocatoriaIn scadenza del secondo mandato del Sindaco Caielli (2004), fu approvato un “progetto definitivo” per il recupero dell’area della storica Vetreria, nota come “ex AVIR”, progetto discutibile in quanto focalizzato sulla realizzazione dell’ennesimo supermercato/centro commerciale e quindi osteggiato in tutti i modi leciti anche dal Comitato per la Tutela del Basso Verbano. Diamo ora per acquisito che l’area sia stata bonificata, prima operazione prevista, poi i lavori si sono fermati, da tempo, per problemi diversamente indicati a seconda della fonte interpellata. Questo Comitato ritiene che, stante l’attuale situazione di incertezza, sia ancora il tempo di rivedere o, meglio, abbandonare il previsto progetto che comporta la completa e deleteria cementificazione dell’area (ca. 39.000 mq) nulla restituendo di utile alla Città. “Vediamo in positivo la dismissione della fabbrica", scrisse
Giovanni Buzzi, ora vice Sindaco, “consideriamola come un’area restituita alla città”. Le parole furono circa queste, ma forse anche Buzzi non si augurava un progetto come quello approvato.
Ora noi diciamo che, tollerando l’assurdo (inevitabile?) inserimento di un “non piccolo” supermercato/
centro commerciale, la nostra idea sarebbe di realizzare, in una posizione da valutare:
• l’area commerciale (5.000 mq),
• l’area residenziale, uffici, ricettiva/albergo (ca. 20.000 mq),
• i parcheggi coperti, in un’unica struttura (cubo, parallelepipedo o altro) avente come base l’area calpestabile del commerciale (5.000 mq) ed un numero di piani (non molti) ufficiente a contenere anche il resto: 1 piano commerciale, 4 piani residenziale, ecc., piano/i parcheggio avente/i altezza ribassata (200 auto/piano).
Aggiungiamo che sarebbe auspicabile realizzare il primo livello (supermarket?) sul piano campagna, evitando l’ennesimo errore (per Sesto) di costruire nell’acqua!
Considerando: 5.000 mq l’area coperta da questo “cubo”, 5.000 mq l’area coperta dal vecchio forno ed altri edifici restaurati resterebbero disponibili circa 29.000 mq per: un parco urbano alberato (a Sesto manca e non esistono altre prospettive), possibilità di trasferire il mercato liberando il Centro, riportare a doppio senso via Vittorio Veneto per entrare/uscire dal quartiere scuole statali.
Il “commerciale” inserito nel “cubo” sarebbe, eventualmente, in un secondo tempo, facilmente riadattabile per altra destinazione di maggior pregio.
In conclusione chiediamo di valutare questa (apparentemente) folle idea poiché: la trasformazione ora prevista dell’area ex AVIR produrrà un risultato (discutibile) che sarà
stabile per parecchi decenni, il progetto che sta per partire (anche per il fatto che si costruisce nell’acqua) non è certo un buon progetto, infatti ha ricevuto, a suo tempo, enormi critiche.
Proporre ci sembra comunque lecito anche se ci rendiamo conto che forzare un tale ribaltamento progettuale non sarebbe agevole neppure con la grinta che dimostra la nuova Amministrazione sestese. Ma in questo caso, con forza e con coraggio, il risultato potrebbe essere clamoroso!
Per il Comitato per la tutela del Basso Verbano “Difendere Sesto”
Mario Lolla e Beppe Balzarini
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