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Il sindaco: “Non mi stupisce, con loro mai avuto rapporti trasparenti”

Daniele Boldrini, primo cittadino di Brezzo di Bedero, commenta la notizia dei sequestri effettuati in tutta Italia dalla GdF degli apparecchi “autovelox” del tipo Velomax

«Non mi stupisce questa operazione della Guardia di Finanza». Esordisce così Daniele Boldrini, primo cittadino di Brezzo di Bedero, alla notizia dei sequestri effettuati in tutta Italia dalla GdF degli apparecchi “autovelox” del tipo Velomax posizionati anche nel piccolo comune del Varesotto grazie ad un accordo con la “Garda segnale Srl”. A Brezzo questa società è comparsa nel 2002 e i contratti sono stati modificati negli anni, proprio perché al sindaco e all’amministrazione comunale qualcosa non quadrava: «I contratti sono stati tre e l’ultimo l’abbiamo rivisto proprio la scorsa primavera – spiega Boldrini -. Ci sono state numerose incomprensioni con la ditta fornitrice, non siamo mai riusciti ad avere rapporti trasparenti. Noi il macchinario lo abbiamo utilizzato poco e lo si vede dalle 37 multe elevate, tutte sulla Sp69, l’unica strada nel nostro Comune dove il Prefetto ha autorizzato il posizionamento di simili apparecchi. Per cautelarci abbiamo rivisto il contratto: noi abbiamo voluto mettere l’autovelox per limitare la velocità, senza fini vessatori per i nostri concittadini, loro, che hanno un’attività imprenditoriale, volevano guadagnarci qualcosa di più. Proprio pochi giorni fa mi hanno mandato una lettera dove lamentavano il fatto che le multe a Brezzo di Bedero sono troppo poche, provando a spingerci ad aumentare i controlli e di conseguenza anche le sanzioni». Il Comune guidato da Boldrini ha stipulato con la “Garda segnale Srl” un accordo che prevede il pagamento di una percentuale sull’incassato complessivo a prescindere dal numero di multe elevate. Altri scelgono di pagare un compenso fisso per ogni sanzione elevata, con differenze a seconda della gravità della sanzione stessa e a prescindere dall’esito di eventuali ricorsi successivi. Comunque sia, le società che producono questi tipi di macchinari cercano in tutti i modi di fare cassa, andando a volte sopra le righe come nel caso scoperto dalla Guardia di Finanza di Sala Consilina. «Per quanto riguarda il rimborso delle multe, non avremo certamente problemi – chiosa Boldrini -. 5 mila e poco più euro non sono granchè. Dalla nostra parte c’è la certezza e la tranquillità di aver agito senza eccessi».

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Pubblicato il 01 Giugno 2009
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