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Spari al posto di blocco, arrestati due pregiudicati con il vizio dello scasso

Una pattuglia apre il fuoco dopo l'inseguimento. Ferito il conducente. Il guidatore aveva rapinato l'auto a una donna olandese a Cavaria. Sono due italiani di 36 e 39 anni

E’ la delinquenza italiana l’ambiente da cui provengono i due rapinatori fermati da un posto di blocco dei carabinieri ieri notte, dopo un inseguimento mozzafiato e un colpo di pistola che ha raggiunto un bandito al braccio.  I due arrestati nella notte sono Giuseppe Catana, 36 anni di Golasecca e Ciro De Martino 39 anni di Caronno Varesino, entrambi pluripregiudicati.  Sono responsabili di una serie di furti. In particolare, dal 14 al 24 dicembre, sono accusati di aver depredato almeno due bar a Somma Lombardo e Sesto Calende. Gli attrezzi da scasso trovati nella Fiat Punto rubata portano a non escludere anche colpi in appartamento. Nel baule c’erano anche torce e passamontagna. Di certo, i carabinieri hanno chiarito che Catana è l’autore della rapina a una giovane 27enne olandese, domenica sera, a Caviaria, quando la donna era ferma la semaforo e l’uomo è riuscito a farla scendere con le minacce, salvo poi scappare a bordo della vettura.

 

E sempre Catana era l’uomo alla guida della vettura, quando ieri notte alle 3, una pattuglia dei carabinieri ha intercettato lui e il complice sulla strada provinciale delle Schiranna, nei pressi del lago di Varese.

La ricostruzione dei carabinieri è sobria. L’auto ha eluso il posto di blocco di una pattuglia della compagnia di Varese cercando di investire un militare. All’altezza della rotonda di Casbeno, i carabinieri hanno organizzato un secondo posto di blocco. L’auto dei banditi ha puntato i militari, e si è fermata a pochi centimetri dalla pattuglia. I carabinieri hanno sparato contro la vettura e hanno raggiunto a un braccio e di striscio alla gamba il guidatore. La normative sulla legittima difesa, chiariscono i carabinieri, sono state pienamente rispettate. Non è finita qua. I due rapinatori hanno innestato la retromarcia, ma hanno divelto un cartello stradale e una pianta ai margini della rotonda. Solo a quel punto si sono arresi. Sono stato arrestati e trasportati in ospedale. Catana e De Martino sono stati dimessi già oggi e sono stati trasferiti in carcere ai Miogni. Sono accusati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale e lesioni. Catana è indagato per la rapina dell’auto. Entrambi sono sotto inchiesta per i furti nel gallaratese.

Pubblicato il 13 Gennaio 2009
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