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Centro Storico e Viale Lombardia: il “nuovo” mercato di Sesto Calende si divide

L'amministrazione presenta la nuova sistemazione del mercato del mercoledì. I banchi separati (57 e 20) in due diverse aree a causa di diversi limitazioni nel centro storico. Il progetto scontenta gli ambulanti, fiduciosi tuttavia di poter trovare una diversa soluzione. Le opposizioni: "Non può morire così una tradizione"

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57 banchi nel centro storico, altri 20 in Viale Lombardia: potrebbe essere questa la disposizione definitiva dei banchi del mercato del mercoledì a Sesto Calende.

La scorso martedì 31 ottobre in sala consiliare è stata presentata quella che sarà la nuova sistemazione degli ambulanti dopo i tre anni di transizione trascorsi tra Viale Lombardia e Via Capricciosa, “location” temporanea voluta nel maggio 2020 dall’amministrazione comunale durante la pandemia per garantire lo svolgimento in sicurezza, in uno spazio più ampio.

Una scelta che tuttavia ha spiazzato chi, dopo la consultazione dello scorso anno con più dell’80% dei voti a favore del centro storico, si aspettava il ritorno al completo degli ambulanti sul lungofiume, seppur con delle differenze rispetto a come il mercato si svolgeva prima dell’emergenza sanitaria.

Con un lungo elenco di «limitazioni» l’amministrazione ha infatti motivato il progetto di dividere il mercato: «Tutti i 77 posti in Centro a Sesto non ci stanno perché dobbiamo garantire: il passaggio dei mezzi di soccorso, che di fatto non fa posizionare le due file come una volta in Viale Italia. Perdiamo solo per questo circa 30 posti. Il rispetto dei plateatici dei bar e ristoranti, anzi vogliamo che gli stessi possano migliorarli e renderli il più belli possibile, purtroppo se devono smontarli tutti i martedì sera non possono investire con pergole, mobili pesanti, ombrelloni e fioriere. E anche se li facessimo togliere al mercoledì recupereremo un numero di posti non sufficienti a far tornare tutti in centro. In ultimo per le nuove norme di sicurezza non potremmo più far “convivere” l’uscita dei residenti dei condomìni di Piazza Mazzini; lungo l’Alzaia Mattea, verso la ‘Casa Gialla’ non possiamo metterle perché non ci sono le misure idonee della strada; in via Roma (zona banca Intesa) non si possono mettere perché dobbiamo lasciare il passaggio i mezzi di soccorso».

«Tutte queste limitazioni – conclude amministrazione -, hanno portato, rispetto alle numerose ipotesi sviluppate e accantonate in fase di studio, la proposta presentata l’altra sera e che pubblicheremo appena possibile per garantire la possibilità di inviare osservazioni e suggerimenti, secondo modalità e tempi di presentazione che verranno comunicati più precisamente in fase di pubblicazione del progetto».

LA POSIZIONE DEI MERCANTI

Già l’indomani della presentazione del progetto non è mancato il giudizio dei mercanti, che ancora una volta hanno trovato in Davide Grazioli il loro portavoce dopo le proteste degli scorsi anni, compreso lo sconforto espresso meno di un mese fa. Affidandosi ancora una volta a lunga lettera aperta pubblicata sui gruppi social della città (Sesto Calende News 2.0) Grazioli , seppur insoddisfatto («le aspettative erano diverse»), afferma che i commercianti sono comunque fiduciosi e pronti a nuovi suggerimenti e idee in grado di trovare, tramite il dialogo, un nuovo compromesso in grado di soddisfare le esigenze di tutti.

«Con l’assemblea pubblica del 31 ottobre abbiamo finalmente scoperto il tanto atteso progetto per il ritorno del mercato in centro.Non possiamo nascondere che dopo tanta attesa le aspettative erano ben diverse, ciò nonostante prendiamo con positività quanto di buono è emerso nella serata. Ribadiamo con forza che il progetto presentato, con la divisione del mercato tra centro e via Lombardia, non è accettabile per svariati motivi che molti colleghi, ma anche semplici cittadini, hanno sottolineato ed è una soluzione che scontenta tutti».

“PRESENTEREMO SUGGERIMENTI E IDEE NUOVE”

«Il Sindaco, però, su alcuni nostri suggerimenti si è dimostrato possibilista ed abbiamo finalmente conosciuto il reale numero dei banchi (nemmeno noi lo sapevamo con certezza) e le limitazioni imposte dall’amministrazione. Da qui, cogliendo l’invito del Sindaco ad avanzare proposte e ad incontrarsi nuovamente, vogliamo ripartire. Ora che un piccolo passo è stato fatto non vogliamo più continuare a sottolineare tutte le ingiustizie subite in questi tre anni (anche se non potranno essere dimenticate) ma dedicarci a migliorare questo progetto di ritorno del mercato in centro. Abbiamo suggerimenti ed idee che appena pronte sarà nostra premura condividere con l’amministrazione e anche con tutti i cittadini».

«Per fare questo, però, abbiamo bisogno del sostegno e della volontà dell’amministrazione tutta; sottolineiamo questo aspetto proprio perché nella serata della presentazione del progetto sono emerse delle prese di posizione discordanti; ci è sembrato di poter trovare dei punti di incontro sulle misure dei banchi, sull’uso di qualche piazza e dei giusti compromessi tra le necessità dei residenti, dei proprietari dei dehors e il posizionamento dei nostri banchi. Ma dopo l’intervento del capogruppo Colombo ogni spiraglio è sembrato svanire in quanto, citando le parole del Colombo, “le piazze sono dei sestesi”, “prima vengono i sestesi e le loro attività” (riferendosi immaginiamo, ai dehors) e anche “la viabilità dei Sestesi non si tocca”. Ora, capite bene che con queste premesse sarebbe inutile anche solo presentare una piccola variazione o proposta perché l’utilizzo delle piazze e qualche piccola modifica agli orari della viabilità sono inevitabili per consentire lo svolgimento di un mercato cittadino».

«Anche per noi è fondamentale la sicurezza, ma non deve diventare un pretesto per mascherare altre necessità. Queste prese di posizione non possono che fare male a tutti, impediscono mediazione e collaborazione, incrementando ingiustamente rivalità e astio tra residenti, commercianti fissi e noi ambulanti quando invece lo spirito con cui svolgiamo ovunque il nostro lavoro è proprio quello di collaborazione, cercando di arrecare il minor disagio possibile ai residenti agevolandone il più possibile le necessità, certamente non impedendo entrate ed uscite. Il nostro obiettivo non è certo danneggiare o deturpare le vostre piazze, anzi, cerchiamo di colorarle e renderle ancor più vive. Ci aspettiamo che questo nostro spirito venga condiviso anche dall’amministrazione e sia l’inizio di una proficua collaborazione che, ci auguriamo, porterà ad un progetto migliore di quello presentato e che abbia come obiettivo quello di accontentare quante più attività possibile».

LE OPPOSIZIONI: “UNA GHIGLIOTTINA”

Una «ghigliottina», questo, infine, il giudizio fortemente negativo dato dalle opposizioni Sesto2030 e Insieme per Sesto nel sentire il progetto presentato in sala consiliare dal sindaco Giovanni Buzzi e dal capogruppo Marco Colombo.

«Anni di continui rinvii, e in mezzo una consultazione popolare, per realizzare un progetto che ghigliottina una dei simboli di Sesto Calende – così il consigliere Giorgio Circosta di Sesto2030 a margine dell’incontro di martedì sera -. Doveva essere avviata una fase di confronto, come noi di Sesto2030 suggerimmo a margine delle nostre indagini, con tutti gli attori interessati. Anche per evitare che si dovesse valutare una proposta a scatola chiusa rendendo il dibattito comprensibilmente molto teso. Emerge in maniera evidente sono i paletti stringenti posti rispetto al transito auto in zona Pizza Mazzini, risolvibile facilmente ponendo degli orari di ingresso ed uscita, e quello relativo ai plateatici».

Poi la risposta congiunta delle liste alla nota pubblica questo pomeriggio dall’amministrazione comunale, a cui è stata inoltre allegata una foto che riportiamo in fondo all’articolo: «Il comunicato sul mercato emesso oggi dall’amministrazione è una smentita alle promesse di ascolto e alla possibilità di rivedere una proposta sbagliata fatta dal Sindaco Buzzi. Chi lo ha scritto non ha alcuna volontà di dialogo. Noi ci impegnano per correggere questo errore, perché non si può far morire una traduzione che è nella storia e nel nome di Sesto Calende: Sextum Mercatum. Ci sono soluzioni diverse nel rispetto della sicurezza. Con buona volontà si possono garantire gli spazi per il mercato in centro per tutti gli ambulanti. Questo vuole la maggioranza dei sestesi, dei commercianti e di coloro che fanno il mercato. La volontà di una sola persona non può prevalere sull’interesse generale».

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Pubblicato il 03 Novembre 2023
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