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Controlli nelle strutture turistiche sulla sponda piemontese del Lago Maggiore: 5 denunce e 26mila euro di multe

Nel corso della stagione estiva ispezionate dall'arma e dal Nas oltre trenta strutture del VCO. Sanzioni, denunce penali, sequestri di merce in cattivo stato e la sospensione temporanea di un'attività

Controlli lavoro VCO

Si è conclusa nei primi giorni di settembre la campagna di controlli nel settore delle strutture ricettive, operazione congiunta tra i Carabinieri dei Reparti Territoriali del Comando Provinciale di Verbania e quelli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Verbania nonché i militari del NAS di Torino.

L’iniziativa, attivata anche quest’anno dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, è stata incentrata sul controllo ad alberghi, B&B, campeggi, residence ed attività simili su tutto il territorio nazionale, in particolare nelle località a maggiore vocazione turistica, con l’obiettivo di rilevare eventuali irregolarità, sia dal punto di vista igienico-sanitario sia per quanto riguarda la natura autorizzativa ed amministrativa, a tutela delle migliaia di turisti, italiani e stranieri, che ogni anno trascorrono periodi di villeggiatura in queste strutture.

L’attività ispettiva, che ha interessato tutto il territorio della provincia del VCO nei mesi estivi, a partire dal mese di maggio. Complessivamente sono state controllate circa 30 strutture di vario tipo, elevando complessivamente sanzioni amministrative per 26mila euro, e denunciando penalmente cinque persone.

Nello specifico, in un hotel di Verbania veniva riscontrata la presenza di un impianto di videosorveglianza installato senza accordo con le rappresentanze dei lavoratori, e pertanto l’amministratore, 67enne del posto, è stato denunciato.

Sempre nel capoluogo verbanese, è stata denunciata una 85enne in qualità di legale rappresentante di una struttura ricettiva, dove è stato accertato il mancato rispetto della normativa HACCP sullo stato di igiene e conservazione degli alimenti all’interno dell’attività. Per analoghe ragioni, a luglio è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria l’amministratore di un motel di Domodossola.

Mentre nel mese di agosto è stato controllato un rifugio della Val Vigezzo dove sono state sequestrate oltre 50kg di derrate alimentari, prive delle indicazioni di tracciabilità in ordine alla filiera produttiva. Sul posto inoltre è stata accertata la mancanza di documenti fondamentali per la sicurezza sui luoghi di lavoro, quale il documento di valutazione dei rischi, e pertanto si è proceduto alla sospensione dell’attività, riaperta solo in seguito alla regolarizzazione della normativa di settore.

Nella zona rivierasca vicina al confine svizzero, è stato invece controllato un albergo, dove i dipendenti erano al lavoro senza la prescritta visita medica. Inoltre, nella struttura sono stati trovati e sequestrati oltre 100 kg di alimenti in cattivo stato di conservazione. Il titolare, un 60enne del posto è stato così denunciato penalmente.

Due hotel nel comune di Baveno, sono stati invece sanzionati amministrativamente, per aver impiegato lavoratori “intermittenti”, ovvero coloro i quali svolgono la mansione solo a chiamata, senza averlo preventivamente comunicato agli uffici preposti.

I controlli, fa sapere l’arma, continueranno anche in futuro per monitorare e garantire il rispetto delle normative a tutela sia dei lavoratori che dei consumatori che durante l’anno popolano le rinomate località turistiche della provincia.

Pubblicato il 06 Settembre 2023
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