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A Sesto Calende Monica Girardi dà le dimissioni dal consiglio, al suo posto Maurizio Lenuzza

La consigliera di maggioranza lascia il posto all'ultimo candidato "non eletto" nella lista della Lega della Liberta. Nel 2019 maggio Lenuzza ottenne 29 voti

comune sesto calende

Ancora un cambio all’interno della maggioranza nel consiglio comunale di Sesto Calende. Nella seduta di ieri sera, martedì 8 febbraio, Monica Girardi ha infatti rassegnato le dimissioni, lasciando il suo seggio da consigliere comunale a Maurizio Lenuzza, candidato che nel maggio del 2019 aveva ottenuto 29 preferenze.

«Ringrazio Monica per il percorso fatto insieme nel corso di questi tre anni – ha commentato il sindaco di Giovanni Buzzi -. Abbiamo infatti da poco superato la metà del mandato amministrativo. Grazie anche a Maurizio, che conosco da molti anni, per aver accettato la surroga: sappiamo che il lavoro di tutti i consiglieri comunali è molto attivo e importante, in particolare in quest’amministrazione si tratta di un lavoro di grande condivisione, svolto anche all’infuori del consiglio comunale, con il coinvolgimento di tutti componenti».

Monica Girardi - Sesto Calende
(Monica Girardi)

Il passaggio di testimone da Girardi a Lenuzza è una notizia importante all’interno delle dinamiche del consiglio comunale sestese, dal momento che Lenuzza è l’ultimo consigliere rimasto per il centrodestra sestese. Nonostante la vittoria alle elezioni del 2019 con quasi il 60% delle preferenze, la Lega della Libertà, al suo terzo mandato consecutivo, si trova senza possibili sostituti in caso di ulteriori dimissioni. (undici i seggi ottenuti dalla Lega della Libertà, tre da Insieme per Sesto, due quelli di Sesto2030)

I motivi sono di duplice natura: innanzitutto la scelta consapevole fatta l’indomani delle elezioni quando, nel luglio del 2019, per allargare i propri ranghi, gli assessori Enrico Boca e Jole Capriglia Sesia diedero le dimissioni, rimanendo in consiglio in qualità di assessori esterni (subentrarono Luigi Murano e Mirella Magnoli). A circa un anno da questa manovra seguì però la crisi di giunta che nell’ottobre 2020 comportò l’uscita di due ulteriori tasselli all’interno della maggioranza: Angela Menin e Simone Pintori, sostituiti con Fabio Crenna (35 voti nel 2019) e Marco Tamborini (30).

«In passato abbiamo fatto una scelta, forse sbagliata, facendo dimettere dalla carica di consiglieri candidati che avevano preso tantissimi voti per poter lavorare in consiglio in quattordici anziché in undici – ha commentato l’ex sindaco e capogruppo di maggioranza Marco Colombo, provando a spiegare i motivi per i quali la maggioranza non ha più “cambi” a diposizione in caso di addii prematuri alla scadenza del mandato. Avevamo bisogno di allargare le persone che lavorano con noi, perché il lavoro dei consiglieri di maggioranza è molto più gravoso di quello di minoranza: noi infatti abbiamo il compito di amministrare la città insieme alla giunta. Ci siamo ritrovati con qualche dimissione, alcune anche cercate. Se ci dovessero essere altre persone con problemi oggetti lo lasceremo andare molto serenamente».

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Pubblicato il 09 Febbraio 2022
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