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“Ci vuole orecchio”, a Verbania Elio canta e recita Jannacci

Venerdì 16 luglio al Maggiore il nuovo spettacolo di Elio in un confronto tra due saltimbanchi della canzone italiana

Elio (e le storie tese) - Elio Belisari

“Per fare certe cose ci vuole orecchio”, così cantava il grande Enzo Jannacci, uno dei più grandi esponenti della musica leggera (e cabarettistica) italiana. Proprio da questi versi nasce il nuovo – omonimo – spettacolo di Elio che farà tappa venerdì 16 luglio al Teatro Maggiore di Stresa.

Milanesi, musicalmente imprevedibili e dai testi ironici, talvolta al limite del surreale, i due artisti condividono non pochi aspetti in comune, seppur autori dal tratto inconfondibile. E allora chi meglio di Elio avrebbe potuto mettersi in gioco per reinterpretare il Buster Keaton nato dalle parti di Lambrate?

Sul palco del nuovo spettacolo, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione (regista dello spettacolo), ad accompagnare Elio saranno cinque musicisti, i suoi stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora: Seby Burgio al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli al basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri al sassofono, Giulio Tullio al trombone.

A loro toccherà il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci. Da Umberto Eco a Dario Fo, da Francesco Piccolo a Marco Presta, a Michele Serra. Uno spettacolo giocoso e profondo perché “chi non ride non è una persona seria”.

Biglietti disponibili al link: https://toptix1.mioticket.it/fondazioneilmaggiore/

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Pubblicato il 07 Luglio 2021
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