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Le opposizioni del Basso Verbano sul Carlo Ondoli di Angera: “Il territorio reclama il suo ospedale”

"E' tempo di passare dalle promesse ai fatti". La posizione dei gruppi all'opposizione di Angera, Taino, Sesto Calende e Golasecca che avevano lanciato una petizione da più di 2700 firme per il rilancio dell'ospedale

ospedale angera carlo ondoli

Nel Basso Verbano il futuro dell’ospedale Carlo Ondoli di Angera continua a essere al centro del dibattito pubblico e sui banchi dei consigli comunali, dove nelle scorse settimane è stata firmata all’unanimità la lettera indirizzata dalle amministrazioni e dai gruppi di opposizione alle autorità competenti.

«Il territorio reclama il suo ospedale». Questa la posizione congiunta dei gruppi all’opposizione ad Angera, Taino, Sesto Calende e Golasecca che a marzo avevano lanciato una petizione da più di 2700 firmatari per il rilancio del nosocomio.

«È ormai tempo per la politica di passare dalle promesse ai fatti – continuano i gruppi consigliari Allea, Insieme per Sesto, Sesto2030, Taino Futuro e Tradizione e Golasecca Tradizioni e futuro sostenibile -.  Aumenta la pressione di tutte le componenti istituzionali del territorio per un ritorno dell’ospedale di Angera alla piena funzionalità, ridimensionata negli ultimi anni con tagli al personale, e chiusure di interi reparti – Abbiamo inoltre esteso le nostre riflessioni sulla sanità del territorio, integrata con l’Ospedale, con il documento allegato».

Integrazione per una nuova progettualità dell’Ospedale “Carlo Ondoli” di Angera

I cambiamenti avvenuti in questo periodo pandemico ci hanno indotti ad andare oltre la semplice richiesta di tornare ad avere l’ospedale di prima. La crisi in atto ci spinge a riflettere su come integrare il nostro ospedale con una sanità territoriale diffusa, utilizzando al meglio le risorse che arriveranno dal PNRR. Le riflessioni e le sollecitazioni di seguito elencate, partendo da un’analisi dei bisogni dei cittadini del nostro territorio, hanno l’obiettivo di formulare una proposta concreta che possa garantire un effettivo diritto alla salute per tutti, superando le diseguaglianze economico-sociali.

Il tentativo che si vorrebbe perseguire è quello, partendo dal ripristino dell’ospedale, di pensare ad una nuova sanità territoriale più prossima al cittadino attraverso una lettura delle esigenze del territorio che permetta la puntuale individuazione dei bisogni dei cittadini, per arrivare, così, a coinvolgere anche su questi temi, la Conferenza dei Sindaci e i Il Piano di Zona nella sua realizzazione.

Il concetto di cura della persona

Vorremmo rilanciare un modello che eviti la centralizzazione delle aziende ospedaliere e ritorni invece a una sanità territoriale nella quale la relazione tra sanitario e paziente abbia come fine una dimensione più personalizzata della prevenzione e della cura.

Le istanze messe in atto per la difesa dell’ospedale di Angera, progetto portato avanti dalle minoranze di alcuni comuni della zona, fanno emergere anche la carenza sul nostro territorio di servizi sociosanitari già presenti negli anni passati, ma anch’essi ridimensionati o soppressi nell’ottica del continuo risparmio.

Promuovere una Maggiore integrazione socio – sanitaria

La gestione degli aspetti sociali è stata delegata ai sindaci, occorre tornare ad agganciare alla sanità le esigenze dei più fragili, con un ritorno alla piena efficienza di consultori, dei centri di igiene mentale e dei centri per le cure delle dipendenze anch’essi ridimensionati per mancanza di fondi, garantendo la continuità assistenziale nella cura delle acuzie e dei pazienti cronici che oscillano tra ospedale e territorio.

Servizio di Neuropsichiatria: La recente pandemia ha fatto affiorare il disagio psichico, soprattutto nei giovani, per cui diventa importante rafforzare tale servizio implementando anche le équipe  multidisciplinari che operano in tutti i plessi scolastici per la stesura di progetti educativi Individualizzati per alunni in condizione di bisogno e per progetti di prevenzione ed inclusione scolastica, oltre che e alle problematiche adolescenziali.

Servizio legato alle dipendenze

Ci si riferisce a tutte le forme di dipendenza che da alcool, dalle droghe (che attualmente colpiscono categorie molto diverse) e le ludopatie (dipendenza dal gioco d’azzardo)

Servizi connessi alla salute mentale

Ci si riferisce a tutte quelle forme di disagio che coinvolgono la vita adulta comprese quelle dei giovani adulti non più in carico al servizio di neuropsichiatria.

Per motivi di spazio non mi dilungo sulla psichiatria di comunità, che così come citato per gli altri servizi comporterebbe l’impiego di personale composto da medici, infermieri, Oss ed Educatori professionali che si muovono sul territorio.

Incremento dei medici di base: il rafforzamento della medicina del territorio non può nascondere il problema della grave carenza di medici di base, che oltre a ridurre la qualità delle cure fornite, riduce la possibilità di scelta democratica da parte del cittadino.

La Collocazione sulla sponda lombarda dell’Ospedale Ondoli richiede una riflessione rispetto al suo ruolo di cura anche per i turisti in villeggiatura oltre che per i pazienti piemontesi che a causa della chiusura dell’Ospedale di Arona, spesso si rivolgono ad Angera evitando il problema dei tempi di attesa all’ospedale di Borgomanero.

Attraverso un accordo tra Regioni si potrebbero condividere i servizi che si andranno ad attivare.

L’idea di ospedale che si sta delineando è quella di una struttura forte ed autonoma sul territorio con un ruolo centrale e non secondario ad altre strutture decentrate.

Questa bozza di documento vorrebbe diventare uno strumento di confronto con i sindaci, con i cittadini e con le associazioni del territorio che operano in favore di fasce fragili al fine di portare una proposta elaborata al piano di zona.

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Pubblicato il 09 Giugno 2021
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