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Albertella si dimette da presidente del consiglio comunale di Verbania

“Una maggioranza ed un’Amministrazione concentrate solo a fare da sé, autoreferenziali e propense a ritenere che la minoranza sia un 'soprammobile politico'”

Giandomenico Albertella si è dimesso da presidente del consiglio comunale. Una decisione presa, -spiega Albertella- vista la mancanza di confronto e dialogo con le opposizioni da parte dell’amministrazione Marchionini. Il referente della lista di minoranza Insieme per Verbania ha affidato ai social un lungo comunicato che riportiamo integralmente.

Rassegno le mie dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio Comunale della Città di Verbania. Questa decisione, profondamente meditata, è una presa d’atto del fatto che non solo è venuto meno, ma nemmeno si è mai concretizzato, quel percorso di confronto, di collaborazione, di dialogo nell’interesse della Città che, nel Giugno 2019, mi aveva indotto ad accettare la Presidenza della nostra assemblea cittadina.

All’indomani dell’esito di un ballottaggio che aveva visto Verbania spaccata a metà – il sindaco attuale ha vinto al ballottaggio per 170 voti, ma non bisogna dimenticare che la coalizione di centro-destra è risultata maggioranza nella città con 7.422 voti a fronte di 6.521 del centro-sinistra – ho ritenuto, insieme al mio gruppo consigliare, che la proposta avanzata dalle forze di governo di guidare il Consiglio Comunale potesse portare da un lato a svelenire il clima di forte attrito tra maggioranza e minoranza che aveva caratterizzato il precedente mandato amministrativo e, dall’altro, a favorire un dialogo costruttivo – pur nella consapevolezza e nella separatezza dei rispettivi ruoli di maggioranza e di minoranza – su alcuni temi utili alla crescita di Verbania.
Faccio riferimento in tal senso al tema del rilancio turistico della Città, al recepimento di indirizzi del nostro programma elettorale rispetto all’attenzione alle categorie produttive, alla realizzazione dei progetti di riqualificazione e valorizzazione della rete sentieristica, alla necessità di dotare la città di un piano parcheggi correlato al sistema della mobilità leggera e sostenibile, alla costruzione di approdi per le imbarcazioni, ad una indispensabile pianificazione che superi la logica di quella serie infinita di varianti al Piano regolatore Generale motivate più dal fatto di assecondare singole richieste, piuttosto che seguire un imprescindibile progetto organico che migliori lo sviluppo della Città. 

Non vi è stata alcuna possibilità di confronto nel merito su questi temi, dal momento che la maggioranza ha palesato un atteggiamento di chiusura che si è sistematicamente tradotto nel respingere qualsiasi forma di dialogo e di accoglimento di proposte avanzate anche in sede di commissione provenienti dalla minoranza, a partire da tutti gli emendamenti presentati con spirito costruttivo al Bilancio di Previsione 2020 e con i quali ci si proponeva di tradurre in progetti concreti e finanziabili alcuni punti da noi proposti per il rilancio economico di Verbania.
L’emergenza COVID-19 avrebbe dovuto costituire il presupposto per motivare la maggioranza ad un atteggiamento di maggiore ascolto e condivisione delle proposte della minoranza: eppure, nel metodo, la stessa vicenda del Fondo Verbania Solidale – nel quale avevamo proposto di convogliare un milione di avanzo di amministrazione 2019 per dare il senso di un intervento strutturale a favore del tessuto economico cittadino e delle famiglie – ha rappresentato una totale indisponibilità all’attenzione ed al confronto. 

Ho cercato di difendere il ruolo del consigliere comunale ma devo purtroppo constatare con profonda delusione ed amarezza che nulla è cambiato rispetto al precedente ciclo amministrativo. Le commissioni, gli organi di partecipazione ed anche la conferenza dei capigruppo sono ritenuti inutili orpelli e anche quando si esprimono in forma critica o diversa rispetto agli indirizzi del Sindaco e della Giunta sono subito sconfessati appellandosi alla sovranità del consiglio comunale e utilizzando la forza dei numeri . 

Una maggioranza ed un’Amministrazione concentrate solo a fare da sé, autoreferenziali e propense a ritenere che la minoranza sia un ‘soprammobile politico’. 

Dal momento che a tale ruolo non intendo prestarmi, senza alcuna esitazione dismetto la carica di Presidente del Consiglio Comunale, ritenendo che sia maggiormente utile alla Città che io svolga la mia azione di controllo, di proposta, di stimolo e di difesa del ruolo istituzionale affidato ai consiglieri comunali dal voto democratico dei cittadini verbanesi, attraverso l’azione quotidiana di semplice Consigliere Comunale insieme al mio gruppo e a coloro che condividono idee, principi e progetti.

Nel rassegnare le dimissioni, mi corre l’obbligo di rivolgere un ringraziamento sentito al Segretario Generale ed al personale di segreteria del Comune di Verbania che mi hanno supportato nella mia funzione, ai consiglieri comunali e di assicurare ai tanti elettori verbanesi che nel Giugno 2019 mi hanno onorato del proprio consenso, che il mio impegno a favore di Verbania continuerà con determinazione.

Pubblicato il 22 Ottobre 2020
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