Quaretta su sanità e nuovo ospedale: “Prospettive confuse, tempi incerti, ambiguità, contraddizioni”
"La disponibilità di Cirio e quella strana idea di democrazia del Consigliere Preioni"
Qualche considerazione all’indomani dell’incontro che si è svolto a Torino tra una delegazione di sindaci, amministratori e medici del VCO e il Presidente dela Regione Piemonte Alberto Cirio. Erano stati avvisati e invitati anche i primi citadini di Domodossola e Omegna, Pizzi e Marchioni che per ragioni diverse hanno deciso di non partecipare. Io ho cercato di portare la voce del Cusio insieme al presidente della Conferenza dei Sindaci Gianni Morandi di Gravellona Toce.
Durante il confronto organizzato da Giandomenico Albertella che ringrazio per la sua azione, abbiamo sentito di tutto e il contario di tutto a conferma del fatto che nonostante i proclami e gli annunci da parte di qualcuno, ciò che sarà dell’organizzazione sanitaria locale è ancora tutta da scrivere! Cirio si è dimostrato aperto e disponibile ad ascoltarci. L’impressione è che gli siano state raccontate cose un pò diverse rispetto alla realtà degli umori e delle volontà del nostro territorio e questo non gli è certo d’aiuto; così come non gli è stato di aiuto organizzare quel famoso incontro al Tecnoparco di fine ottobre. Forse gli hanno fatto credere che l’annuncio del nuovo ospedale a Domodossola avrebbe messo d’arccordo tutti. E invece…
Come dicevo abbiamo sentito di tutto; la conferma del pesante deficit della Regione in tema di sanità. La situazione è difficile se non grave e questo inciderà parecchio sulle decisioni che verranno. Abbiamo ascoltato una serie di scenari possibili che non danno certo l’idea che tutto sia definito, anzi…il mantenimento dei due ospedali di Domodossola e Verbania con la privatizazione del Castelli (mentre a ottobre l’assessore Icardi aveva annunciato che sarebbe rimasto pubblico!!); la realizzazione della seconda ala del San Biagio in alternativa ad una nuova struttura; la chiusura del San Biagio sostituito dal nuovo ospedale tra Villa e Domo, il Castelli privato. Sullo sfondo e sempre in secondo piano il mantenimento del Coq di Omegna che secondo qualcuno dovrebbe mettere a tacere il Cusio, trascurando il fatto che il Coq non potrà mai soddisfare le esigenze e i bisogni dei cittadini come un ospedale generalista!
Quando si parla di Omegna e Cusio la solfa è sempre la stessa:“Tanto da Omegna in giù possono andare a Borgomanero!” La storia del nostro ospedale e dei cusiani che lhanno costruito meritano di più!
La verità è che al momento non c’è nulla e si saprà forse qualcosa solo durante o dopo l’estate!
Dopo un’ora di riunione con Cirio, all’incontro è intervenuto anche il consigliere Preioni per ascoltare ma più che altro per mettere in chiaro alcune cose; devo dire che la sua premessa non è stata delle migliori (testuale): “prima di tutto vi ricordo che presiedo un grupo di 23 consiglieri regionali e quindi sono l’azionista di maggioranza relativa della Regione…” Tradotto: potete dire ciò che volete tanto decido io! Credo non sia corretto nemmeno nei confronti di Cirio e degli altri consiglieri. Imbarazzante ! La Regione non è una segreteria di partito; è un’istituzione e chi viene eletto ha il diritto di governare, ma anche il dovere di ascoltare e rispettare tutti.
Preioni ha proseguito elencando le varie possibilità, confermando che la sua linea è quella di privatizzare il Castelli e fare il nuovo ospedale a Domo in barba all’opinione della maggioranza dei sindaci del VCO e di quei sindaci del novarese che hanno scelto di rimanere nella nostra ASL. Una linea che sembra più che altro una promessa elettorale che forse fa comodo in vista delle elezioni comunali di Domo il prossimo anno?! L’unica ammissione intellettualmente onesta è stata quella che per il nuovo ospedale (semmai si farà) ci vorranno tra i 10 i 15’anni che si aggiungono ai 20’annni che abbiamo già perso. Una tragedia perchè il tempo passa, i problemi restano e la situazione si fa sempre più pesante.
Confido nell’equilibrio e nella capacità del presidente Cirio di non farsi condizionare dai suoi “azionisti di maggioranza” in Consiglio perchè gli unici, veri azionisti a cui rendere conto sono i cittadini !!
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