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Il lockdown rallenta in traffico e i controlli dei mezzi pesanti in Svizzera

Durante il primo lockdown nella galleria del San Gottardo circolavano da 70 a 80 per cento di camion in meno. Nel 2020 rilevate oltre 20mila irregolarità

Polizia cantonale

La pandemia rallenta il numero e i controlli dei mezzi pesanti che circolano in Svizzera e alle frontiere. Nel 2020, secondo i dati diffusi oggi dalla dall’Ufficio federale delle strade (USTRA) e dall’Amministrazione federale delle dogane (AFD) sono stati controllati 138.848 veicoli pesanti, tra camion, autoarticolati, furgoni e autobus, riscontrando 22.519 irregolarità; in 4207 casi è scattato il fermo.

Durante il primo lockdown disposto nella primavera del 2020 si era registrata una significativa diminuzione del traffico pesante; per esempio, a fine marzo nella galleria del San Gottardo circolavano da 70 a 80 per cento di camion in meno. Il forte calo del traffico e la limitata disponibilità delle forze di polizia, impegnate nella gestione dell’emergenza sanitaria, hanno ridotto i controlli, che sono stati tuttavia svolti normalmente in caso di sospette irregolarità. Con l’allentamento delle restrizioni a maggio 2020 le ispezioni sono riprese, con protocolli rafforzati a tutela degli addetti.

Nei sette centri di controllo, lo scorso anno sono state effettuate verifiche su un totale di 28 020 autocarri, autoarticolati, autofurgoni e pullman, segnando un calo del 10,2 per cento rispetto all’anno precedente.

Rilevate irregolarità per 1623 veicoli e/o autisti svizzeri (+0,8%) e 7573 esteri (-15,3%), di cui sono stati sospesi rispettivamente 339 (+4%) e 2033 (-30,5%). Le autorità di polizia effettuano anche controlli «volanti», che nel 2020 hanno interessato 57 041 mezzi (-6,9% rispetto al 2019).

Sono risultati non in regola 6049 veicoli o conducenti svizzeri (-2,4%) e 3475 esteri (-11%); per rispettivamente 1202 (-10,6%) e 633 (-19,9%) di questi è stato disposto lo stop. Fra i principali elementi oggetto di irregolarità, come per gli scorsi anni, dimensioni e pesi non conformi (9263 infrazioni, -3% rispetto al 2019), difetti tecnici (5924, -10,1%) e inosservanza dei tempi di lavoro e di riposo (3315, -23,2%). Sono state riscontrate 34 manipolazioni ai sistemi dei gas di scarico, tra cui AdBlue (-20,9%). Da notare che per uno stesso veicolo possono essere rilevate più infrazioni contemporaneamente.

Nel 2020 l’AFD, intervenendo con operazioni su strada, ha eseguito verifiche su complessivamente 53 787 autocarri, autoarticolati, autofurgoni e pullman, contestando infrazioni a 299 veicoli o autisti svizzeri e a 3500 mezzi o conducenti esteri. Principali irregolarità riscontrate: dimensioni e pesi non conformi (3306), difetti tecnici (400) e inosservanza dei tempi di lavoro e di riposo (300). Anche in questo caso sono possibili attribuzioni multiple per la presenza di più difformità in uno stesso veicolo.

A ottobre 2020 è stata posata la prima pietra della struttura (CCTP) di Giornico, nel sito dell’ex acciaieria Monteforno. Dal 2022, quando sarà in funzione anche il nuovo centro in Ticino, omologo del centro di Ripshausen sul versante nord, si potranno controllare in entrambe le direzioni i mezzi pesanti che attraversano il San Gottardo. Costo dell’investimento: circa 250 milioni di franchi, comprendenti anche la realizzazione di un nuovo svincolo autostradale.

Pubblicato il 29 Marzo 2021
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