In dogana arriva l’esercito svizzero, Locatelli: “Si riapra almeno la dogana di Camedo a fasce orarie”
Il Coordinamento provinciale dei frontalieri chiede anche misure di salvaguardia dei salari
La situazione in Canton Ticino è in continua evoluzione, con le relative immaginabili ripercursioni sui frontalieri. Abbiamo chiesto di farci il punto al Coordinatore Provinciale dei frontalieri del Vco. “Attualmente la maggior parte dei cantieri sono chiusi – spiega Antonio Locatelli -. Si stanno rafforzando le misure di controllo al confine con l’invio di unità dell’esercito. L’aspicio è che con questo invio di militari si possa almeno riaprire per i sanitari, anche solo a fasce orarie, la frontiera di Camedo”. Ci auspichiamo che le misure adottate in Ticino per arginare il contagio da Coronavirus proseguano sotto questa linea perchè la situazione anche in questa terra è critica e gli ospedali iniziano ad essere al collasso. Penso che il fatto di aver convidivo anche in Canton Ticino le misure già adottate in Italia serva da salvaguardia per gli svizzeri ma anche per tutti i frontalieri. Come Coordinamento ci aspettiamo vengano adottate misure di salvaguardia dei salari, per tutti, compreso gli stagionali, perchè se i frontalieri sono a casa in questo momento non è per loro scelta, bensì per una decisione ascrivibile esclusivamente a questo dramma chimato Covid-19 che sta colpendo tutto il mondo”.
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