Nuovi impianti di telefonia mobile e fibra ottica: risultati positivi dall’accordo tra Tim e Uncem
Soddisfatti i sindaci: ''È molto importante perché i cittadini soffrono per la mancanza di connettività''

Nuovi impianti per la telefonia mobile e nuove reti in fibra ottica. TIM , anche in accordo con Uncem, accelera sulla fibra ottica e porta la banda ultralarga a due terzi delle famiglie (65%) residenti nelle “aree bianche”, montane, alpine e appenniniche, coprendo in circa 5 mesi oltre 2.000 comuni. In oltre 50 località segnalate da Uncem, a seguito della mappatura di un anno fa sulla mancanza di rete mobile, TIM ha investito in nuovi ripetitori e servizi, dando concretezza a quanto auspicato negli Stati generali della Montagna e in quanto previsto dalla legge 158 del 2017 sui piccoli Comuni. Entro dicembre TIM – come annunciato dall’Ad Luigi Gubitosi a Roccaraso, in occasione degli Stati generali della Montagna convocati dal Ministro Francesco Boccia, alla presenza del Ministro Paola Pisano – punta a portare la fibra al al 90% delle famiglie a livello nazionale. In particolare, i comuni che verranno raggiunti dal piano saranno oltre 5.000, molti dei quali nelle “aree bianche”, montane e rurali. Rispetto alla fibra, Uncem è soddisfatta per l’intenso programma di attivazioni TIM che ha interessato ad ora circa 11.000 armadi stradali. L’infrastruttura per tutti è uno dei punti fermi dell’accordo sottoscritto con il Ministero per l’Innovazione.
“È stato fatto un positivo lavoro – spiega il sindaco di Pomaretto (TO) Danilo Breusa – e ora la fibra raggiunge le famiglie del paese. Ringrazio TIM e Uncem per il lavoro che stanno facendo insieme, anche verso il 5G che confidiamo possa arrivare presto nelle nostre valli alpine olimpiche”. “Attendevamo di poter navigare ad alta velocità da tempo – evidenzia la sindaca di Perosa Argentina (TO) Nadia Brunetto – ora finalmente è possibile e riduciamo il divario digitale che tanto mette in crisi i nostri territori”.
Dal Piemonte alla Sardegna. “A Sennariolo e Santu Lussurgiu – spiegano i sindaci Diego Loi e Giambattista ledda – abbiamo finalmente la fibra che arriva agli armadi TIM. È molto importante perché i cittadini soffrono per la mancanza di connettività. Aspettiamo la copertura completa di Santu Lussurgiu, per esempio nella rinomata mia località di San Leonardo che non è stata infrastrutturata. Azioniamo una leva di futuro e guardiamo ai prossimi mesi e anni come quelli del riscatto, anche grazie ai fondi del Recovery Fund che arriveranno. Combattiamo così spopolamento e abbandono. I borghi devono tornare a vivere, anche grazie a smart working, a un nuovo turismo, all’internet delle cose”. Azioni importanti TIM a Carcoforo, Cossato, Angrogna e Torre Pellice, dove sono stati installati nuovi ripetitori LTE, per la telefonia mobile. Soddisfatti, per la fibra all’armadio TIM, anche i Sindaci di Bardonecchia Francesco Avato, di Porte Laura Zoggia.
A Robassomero, il Vicesindaco Antonio Massa è ottimista per il futuro. Il suo Comune è la porta delle Valli di Lanzo: “Aspettavamo da tempo interventi strutturali. Le infrastrutture digitali permettono di dare moderni servizi. Se non le abbiamo, restiamo indietro L’arrivo della fibra ottica, finalmente – afferma Massa – risolve un problema storico anche per un Comune di fondovalle come il nostro. Stiamo parlando di diritti di cittadinanza da vincere. Li stiamo garantendo e ringrazio TIM per il lavoro che ha fatto e che vorrà fare in accordo con Uncem.
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